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ARCADIA93 Paganesimo, Sciamanesimo, Gnosi, Thelema, Magia Stellare |
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Il Regno del Re del Mondo Di Carlo Barbera
Secondo l’ipotesi di vari ricercatori, l’origine del fenomeno ufologico potrebbe non essere solo extraterrestre ma, almeno una buona parte dei mezzi a propulsione antigravitazionale che si manifestano nei cieli del nostro pianeta, potrebbero provenire proprio dalla Terra, non dalla superficie ma dal suo interno, dalla grande cavità che si ritiene sede del grande continente di Agartha e dall’immensa rete di tunnel e gallerie che percorrono il sottosuolo del pianeta creando una vera e propria rete di comunicazione tra l’interno e l’esterno della Terra.
Questa teoria offrirebbe, forse non completamente, una curiosa soluzione dell’enigma degli UFO su cui l’umanità si è interrogata negli ultimi decenni. Essa darebbe ragione dell’ipotesi del
contemporaneo ricercatore ed autore di numerosi best-sellers Erich
Von Daniken, secondo cui i fondatori del regno di Agartha giunsero
originariamente dallo spazio; nonché dei “veicoli misteriosi e
sconosciuti, utilizzati dalla gente di Agartha, che sfrecciano
attraverso gli angusti passaggi all’interno del nostro pianeta” di
cui parla Ferdynand Ossendowski, (1876-1944) geologo russo dalla
vita avventurosa, , nel suo “Bestie, Uomini e Dei” scritto del
1923, che si spinse nelle regioni della Mongolia entrando in
contatto con i miti della terra di Agartha e del suo leggendario
sovrano; oppure degli avvistamenti nel cielo della Mongolia narrati
da Nikolay Roerich, filosofo, pittore, archeologo e mistico
(1874-1947), che compì esplorazioni in India, Mongolia, Tibet e
sull’Himalaya.
De Souza, nella veste di leader dei Teosofi
Brasiliani, si era interessato per anni alla leggenda di Agartha, e
mentre rifletteva sul regno sotterraneo e la sua rete di gallerie –
e su come qualcuno potesse servirsene senza disporre di adeguati
mezzi di trasporto -, si convinse che i dischi volanti
appartenessero ad una civiltà avanzata: se erano in grado di vivere
e prosperare sotto terra potevano aver sviluppato mezzi di
trasporto molto più sofisticati di quelli concepiti dalla civiltà
della superficie del pianeta. Nel 1957, le conclusioni di de Souza e Strauss furono esaminate da O.C.Huguenin nel suo libro “From the Subterranean World to the Sy: Flying Saucers. Dopo aver dichiarato che “l’ipotesi dell’origine extraterrestre dei dischi volanti non sembra accettabile”, Huguenin affermava: “Dobbiamo prendere in considerazione la più recente e interessante teoria proposta come spiegazione dell’origine dei dischi volanti: l’esistenza di un grande Mondo Sotterraneo con innumerevoli città in cui vivono milioni di persone. Questa umanità separata da quella di superficie ha raggiunto un alto gradi di civiltà, di organizzazione economica e sociale, di sviluppo spirituale e culturale, unitamente a uno straordinario progresso scientifico, a paragone del quale l’umanità che vive sulla superficie della Terra, può essere considerata barbara. Stando alle informazioni fornite dal comandante Paulo Strass, il Mondo Sotterraneo non si limita a caverne, ma è molto più esteso, occupando un’enorme cavità nel cuore della Terra, abbastanza ampia da contenere città e campi, dove vivono esseri umani e animali, il cui aspetto fisico è simile a quelli della superficie”. Huguenin racconta poi che questo popolo, molto più progredito del resto dell’umanità per quanto attiene allo sviluppo scientifico, costruì macchine chiamate Vimana, che “volavano nei cieli e nei tunnel come aeroplani, utilizzando una forma di energia ottenuta direttamente dall’atmosfera”. Poi aggiunge: “Sono identici a quelli che noi chiamiamo dischi volanti”. E ancora: “Prima della catastrofe che distrusse il loro continente, gli Atlantidi crearono rifugi nel Mondo Sotterraneo, che raggiunsero a bordo dei loro Vimana, o dischi volanti. Da allora i dischi volanti sono rimasti all’interno della Terra, ed essi se ne servono per spostarsi da un luogo all’altro”.
Dal 1957 in poi, questa teoria è stata sostenuta in molte altre occasioni. Per esempio dall’Americano Ray Palmer, che nel 1959 ebbe a dichiarare: “Un’enorme quantità di prove indica che vi è un luogo sconosciuto di enormi dimensioni sotto la superficie da dove forse provengono i dischi volanti”. Raymond Bernard, scrittore ricercatore e noto sostenitore della teoria della Terra Cava, era convinto che gli UFO provenienti da Agartha potessero utilizzare una forza di propulsione antigravitazionale chiamata Energia Vril: “La tragica morte e scomparsa del capitano Mantell, che inseguì un disco volante finché quest’ultimo perse la pazienza e lo fece svanire disintegrandolo, starebbe a indicare che quella razza padroneggia una forma di energia superiore, che Bulwer Lytton chiamò “Vril”, che aziona i loro velivoli; essi se ne servono a fini distruttivi quando sono costretti a farlo per autodifesa”.
Un grande numero di indicazioni, come le
misteriose luci verdi viste all’interno di gallerie e di caverne,
misteriosi rombi e rullii di tamburi uditi provenire dalle
profondità della terra, la probabilità geologica di cavità
abitabili sotto la superficie del pianeta, i mezzi occorrenti per
realizzare un’imponente rete di tunnel sotterranei, lo sviluppo
scientifico indispensabile alla costruzione di veicoli avanzati per
spostarsi nel mondo interno, e gli innumerevoli resoconti, le
leggende e le tradizioni presenti presso tutti i popoli della
Terra, lasciano supporre la realtà del mondo sotterraneo di Agartha
e che da qualche parte, sotto l’altopiano del Tibet si trovi il
centro di questo antichissimo impero. Come rimane un mistero la tradizione secondo cui il mondo sotterraneo sia governato da un onnipotente “Re del Mondo” .
Mentre pregava davanti al piccolo altare, un’enorme porta rossa si aprì da sola, le candele e le lampade davanti all’altare si accesero, e dai sacri bracieri, senza che nessuno li avesse alimentati, si alzarono volute d’incenso che riempirono la sala. Allora, senza aggiungere altro, il Re del Mondo e i suoi compagni scomparvero alla nostra vista, salvo le pieghe nel rivestimento di seta del trono, che si spianarono da sole, come se non vi si fosse seduto nessuno”. Secondo il vecchio Lama il “Re del Mondo” aveva pronunciato le sue profezie trent’anni prima; considerando che il libro di Ossendowski fu pubblicato nel 1923, si può quindi desumere tale avvenimento accadde all’incirca negli ultimi decenni del 1800.
Guerre mondiali, l’ascesa e il declino degli
imperi, l’inesorabile degenerazione dell’umanità. Alcuni credono che sia precisamente questo il compito che, da epoche immemorabili, il popolo di Agartha attende di compiere nella sua fortezza sotterranea.
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