Percorsi nelle Opere letterarie di Kenneth Grant

Di Sapah Zimii

 

 

Fa’ ciò che vuoi, sarà tutta la Legge.

 

Kenneth Grant è morto il 15 gennaio 2011 ev, dopo un periodo di malattia.

A distanza di poco più di un anno dalla sua scomparsa, ho deciso di riproporre questo articolo, originariamente apparso sulla Fanzine Primordia n. XXXVIII, rendendolo più accessibile, grazie alle sempre ospitali pagine del sito Arcadia93.

Difficile essere introdotti oggi al mondo dell’Occulto e del Thelema senza passare per le Opere di questo moderno Iniziato. Ricordo come lo scorso anno la notizia abbia portato con sè qualcosa di surreale, così come, in un certo senso, surreale è stata la sua incredibile vita, trascorsa accanto a Crowley, accanto ad Austin Osman Spare e ad altri Pilastri della Magia Moderna; Titani che lo hanno forgiato e reso quasi un simbolo vivente di ciò che è stato quel fantastico primo Novecento in cui i Giganti hanno davvero camminato sulla Terra.

Sarebbe stato semplice adagiarsi al riparo delle loro Ombre ed arrivare comunque alla fine del Sentiero, invece Grant ha voluto intraprendere strade più tortuose, inesplorate ed andare oltre. Come in Crowley, anche in lui ritroviamo l’essenza del Pioniere, dell’Esploratore, di colui che apre Vie mai battute in precedenza.

Tutto questo, insieme al suo stile di vita particolarmente riservato, lo hanno reso una leggenda quando ancora era in vita, quasi da far nascere il sospetto che davvero avesse trovato modo di ingannare la morte… Ed in un certo senso lo ha fatto, consegnandoci Libri di Magia dal valore inestimabile che non faranno mai dimenticare il Suo Passaggio su questa Terra, ricordandoci sempre dove potremo ritrovarlo: lassù, nell’Oscurità Siderale dell’Infinto Spazio e delle Infinite Stelle.

Voglio rendere omaggio a questo grande Iniziato ripercorrendo in ordine cronologico le sue Opere principali, molte delle quali, tra l’altro, non disponibili in lingua italiana e, pertanto, anche poco conosciute nel nostro Paese; con l’augurio che possa essere di stimolo per approfondire, o iniziare a studiare, i profondi misteri che ha lasciato celati in questi scritti.

 

The Magical Revival, 1972                                                        

(Trad. Ital. Il Risveglio Della Magia, Ed. Astrolabio)

 

  Primo volume della prima Trilogia Typhoniana (in Italia solo questa prima Trilogia è disponibile in libreria). Si tratta di una sorta di manifesto fondamentale per il futuro della Magick, dove Grant delinea i tratti di una Nuova Alba della Magia fondata sui principi del Thelema. 

Per la prima volta si discute in un testo della Magia di Crowley, delle sue applicazioni filosofiche ed operative; si rintraccia l’origine della Corrente sin nelle lontane Dinastie Egizie; si elaborano i principi rivoluzionari della Via della Mano Sinistra, come l’uso di sostanze psicoattive in ambito rituale.

Grant comincia ad elaborare in questo volume una serie di corrispondenze tra le Forze dell’Eone di Horus e gli Dei Antichi del Pantheon di H.P.Lovecraft, gettando le basi per infinite speculazioni teoriche e pratiche sul Necronomicon e l’opera letteraria del Solitario di Providence, trasformandolo, di colpo, da geniale scrittore a vero e proprio Profeta Inconsapevole.

In ultimo, vengono introdotti e consacrati definitivamente i nuovi Giganti della moderna Storia della Magia, oltre, naturalmente a Crowley stesso: Frater Achad, Jack Parsons, Dion Fortune e Austin Osman Spare.

E’ un testo fondamentale e, nei libri disponibili nel mercato nazionale, si tratta di un punto di riferimento irrinunciabile per cominciare a studiare l’Opera di Aleister Crowley e la Storia della Magia del XX Secolo.

 

 

Aleister Crowley and the Hidden God, 1973

(Trad. Ital. Aleister Crowley e il Dio Occulto, Ed. Astrolabio)

 

  Nel secondo volume il lavoro di Grant comincia a diventare più tecnico e complesso. 

Viene introdotto lo studio della Magia Sessuale, partendo dalle Opere di Crowley (con testi inediti per l’epoca) per finire ad imbastire una serie di relazioni con i Tantra Tradizionali, toccando argomenti delicatissimi, quali l’utilizzo dei Kala, cioè delle emissioni fisiologiche del corpo umano, vitalizzate magicamente.


Continua l’analisi del lavoro di Austin Osman Spare e vengono date per assodate le relazioni tra l’opera letteraria di Lovecraft ed i meandri più oscuri della Magick, cominciando così a tessere la tela che, con il tempo ed i successivi scritti, andrà a distaccarsi sempre più dal Thelema originario, per approdare in un suo ramo più specifico ed indipendente: la Tradizione Typhoniana.

 

Images and Oracles of Austin Osman Spare, 1975

(Trad. Ital. in edizione privata a cura di Roberto Migliussi, 2005)

 

  Il risultato di più di vent’anni di lavoro e studio sull’Opera di Austin Osman Spare. 

Grant conobbe e frequentò per diverso tempo Spare, diventandone amico e, successivamente, esecutore letterario.

In questo testo si analizza la filosofia magico-artistica di Spare, concretizzandone il pensiero nel cosiddetto Culto di Zos Kia.

Senza dubbio uno dei più importanti studi, se non il principale, sul sistema magico di Zos, grazie al quale il nome di AOS comincia a venire legato indissolubilmente al mondo dell’Occultismo ed al crescente risveglio della Magia… e sul finire degli anni ’70 finirà per influenzare concretamente la nascente Chaos Magick.

 

Cults of the Shadow, 1975

(Trad. Ital. I Culti dell’Ombra, Ed. Astrolabio)

 

  I Culti dell’Ombra va a concludere la prima Trilogia Typhoniana. Ancora materiale su Crowley, Spare, Achad. Approfondimenti sul Tantra della Via della Mano Sinistra, sulla funzione della Kundalini. Vengono esaminati e correlati a nozioni già note alcuni culti africani legati ad oscuri sentieri; ma soprattutto, a mio giudizio, viene per la prima volta introdotto e spiegato, in due capitoli memorabili, il Culto del Serpente Nero, organizzazione iniziatica legata a Michael Bertiaux, capo spirituale dell’OTOA[1]. 

Grazie a questo libro è cresciuto l’interesse verso questa particolare corrente, che con il passare degli anni prese una direzione ben precisa, sino ad andare a costituire quella che oggi è la Voudon Gnosis. Lo stesso David Beth, esponente principale di questa corrente, ha dichiarato, in occasione della scomparsa di Grant, di essere riconoscente proprio ai suoi libri per lo stimolo iniziale che lo condusse al legame con Bertiaux.

Culti dell’Ombra è un volume complesso, che richiede studio ed attenzione; mi piace il suggerimento di un mio carissimo amico: caoticamente assorbirne il caotico contenuto.

Credo, tuttavia, che lo studioso non possa non rimanerne ammaliato ed atterrito di fronte al suo fascino sinistro, ed innamorarsene rimanendo catturato sin dalla primissima citazione iniziale di Eliphas Levi:

“L’intelligenza nera è la divinazione dei Misteri della Notte, l’attribuzione di realtà alle forme dell’invisibile. E’ la credenza della vaga possibilità, la luce nel sogno…Rispettiamo i Misteri dell’Ombra ma teniamo accese le nostre lampade.”

 

 

Nightside of Eden, 1977

 

  Questo testo si divide in due parti: la prima è densa di complesse teorie e formule cabalistiche, in cui Grant pone le fondamenta per l’esplorazione del lato oscuro dell’Albero della Vita.  Qui gli studiosi si dividono: c’è chi reputa molto pericolose  le sue affermazioni (con le loro conseguenze operative); chi si sofferma su alcune apparenti incongruenze ed imprecisioni, tacciando tutta l’opera come fantasticheria da narrativa horror; chi invece comincia ad amare in maniera viscerale questo coraggioso occultista che per la prima volta nella storia osa mettere in luce argomenti che precedentemente potevano essere solo sfiorati nei cenacoli iniziatici più avanzati. 

Senza prendere posizione alcuna, sono però assolutamente d’accordo con Richard Kaczynski, biografo di Crowley, quando afferma che negli anni ’70 Grant è praticamente il solo ad offrire nuovi contributi alla letteratura magicka.

La seconda parte del libro descrive dettagliatamente i Tunnel di Set, cioè i collegamenti tra le Qliphoth, sulla base delle accurate esplorazioni dell’Autore, mettendo in pratica le formule spiegate nella prima parte.

Di sicuro, il lavoro qliphotico proposto in questo testo non era mai stato dichiarato così apertamente; soltanto Crowley, per quanto ne sappiamo, si era limitato a rivelare i sigilli delle 22 Sentinelle dei Tunnel nel Liber 231, testo in Classe A[2] dell’Astrum Argentinum, sulla base del quale Grant fonda la sua teoria e la sua pratica.

Pur continuando a rimanere imparziali, occorre prendere atto che dagli anni ’70 ad oggi le cose sono molto cambiate. Nel panorama magico/esoterico sembra essere ormai all’ordine del giorno lavorare con queste Forze e, di sicuro, Nightside of Eden ha reso possibile il familiarizzare centinaia, se non migliaia, di ricercatori con queste esplorazioni estreme, tanto da portare alcuni a fondare Ordini Magici che si basano esclusivamente sul lavoro del lato oscuro dell’Otz Chiim.

 

 

Outside the Circle of Time, 1980

 

  In questo libro Grant fornisce qualche indicazione biografica personale, ma soprattutto concentra il suo lavoro sul pensiero di Frater Achad, cui nella prima Trilogia aveva già dedicato un po’ di spazio. Si analizza in profondità il concetto di Eone di Maat, cercando di dimostrare che si tratta sì di un Eone futuro, ma che certi Adepti possono essere in grado di intercettare una Doppia Corrente, ponendosi in un contesto atemporale (e da qui il titolo del libro).  

Con questa base introduce la figura di Nema o Soror Andahadna il cui lavoro magico sembra proiettato proprio in questa direzione, tanto da arrivare a ricevere dai Maestri Invisibili un testo, il
Liber Pennae Praenumbra, che viene presentato come Testo Sacro di Maat.

In Outside the Circle of Time si analizzano anche gli effetti sul piano sottile delle esplosioni nucleari, che hanno permesso, a giudizio dell’Autore, l’intrusione di alcune Forze nel nostro Piano di Realtà, manifestandosi a volte con i fenomeni tipici della casistica ufologica. Viene naturalmente posto in evidenza Lam, quale esempio di tipico alieno, prima di ogni descrizione documentata di esseri di tipo Grigio.

Non mancano inoltre riferimenti alla Mitologia di Lovecraft ed ai Grandi Antichi.

 

 

Remembering Aleister Crowley, 1991[3]

Corrispondenza, fotografie e memorie di Grant sul periodo trascorso con Crowley.

 

 

Hecate’s Fountain, 1992

 

Due le tracce fondamentali di questo libro: connessioni del Liber AL vel Legis con il Necronomicon ed il Pantheon Lovecraftiano, e l’attività rituale della Loggia Nuova Iside, presieduta dal Grant stesso, i cui Lavori Rituali spesso portano a quello che l’Autore definisce come “tangential tantrum”. Di fatto, però, gli effetti di questi Rituali risultano essere catastrofici: follia e morte.

Anche qui i giudizi si dividono nettamente: chi vede queste nefaste conseguenze come possibili, data la difficoltà e la pericolosità dei Rituali svolti, chi invece vede qui la prova dell’incompetenza magica dell’autore, chi ancora crede che il tutto non sia altro che il frutto della sua fantasia.

Dal canto mio, invito il lettore a non prendere nessuna posizione a priori, ma a formarsi una sua personale idea leggendo le Trilogie.

 

 

Outer Gateways, 1994

  Il Primo Volume della Terza Trilogia continua con il lavoro ormai consolidato da parte di Grant nel fornire le basi e la sostanza alla Corrente Typhoniana, ormai palesemente lontana dal Thelema originario. Qui Crowley, Spare e Lovecraft continuano ad essere esplorati secondo le interessanti, ma a volte ardite, interpretazioni del Grant. 

Una seconda parte del libro rivela una “trasmissione” ricevuta dai Maestri Invisibili reggitori della Loggia Nuova Iside, ai tempi dei lavori rituali; il Testo si chiama “
Wisdon of S’lba (La Saggezza di S’lba) ed è successivamente analizzato completamente sia dal punto di vista cabalistico che magico/operativo.

 Questo testo, insieme ad un’altra trasmissione che sarà pubblicata nel volume conclusivo delle Trilogie, sono a tutti gli effetti l’Origine ed il collante del complesso e monumentale Sistema Magico di Kenneth Grant e ne rappresentano la difficile chiave per la sua piena comprensione.

 

 

 Zos Speaks! Encounters with Austin Osman Spare, 1998 

Collezione di 7 anni di diari e corrispondenza con AOS (dal 1949 ev alla morte avvenuta nel 1956 ev); fotografie, illustrazioni, aforismi e ricostruzione di alcune delle tecniche magiche di Spare.

 

 

 Beyond the Mauve Zone, 1999

 

  Viene ripreso e approfondito ulteriormente molto del lavoro svolto nei precedenti volumi, soprattutto riguardo il Rito Kaula del Serpente di Fuoco. 

Dopodichè si analizzano tre Iniziati con le loro teorie: abbiamo già incontrato in precedenza una di essi, si tratta di Soror Andahadna o Nema.

Un altro è Jeffrey D.Evans, ma soprattutto viene introdotto Zivorad Mihajlovic-Slavinski. Dico soprattutto perché l’Opera di Slavinski è piuttosto conosciuta in Italia, grazie al lavoro instancabile del gruppo legato al sito web “Labirinto Stellare”
[4] e dal suo fondatore, Roberto Migliussi, di fatto anche traduttore delle opere del Grant in italiano.

Zivorad Slavinski, oltre ad aver scritto numerosi ed interessantissimi libri, è stato ospite in diverse occasioni nel nostro Paese, conducendo dei Seminari Intensivi basati sui suoi personali metodi di Illuminazione.

Personalmente considero le parti legate a Slavinski tra le più interessanti di questo penultimo volume delle Trilogie e consiglio, a tutti gli interessati, di approfondire il discorso sia sulle pagine del sito Labirinto Stellare sia su quelle del sito ufficiale di Slavinski: www.spiritual-technology.com

 

 

The Ninth Arch, 2003

 

  Si concludono con questo volume le Trilogie Typhoniane, e praticamente tutto il libro è dedicato ad una seconda Trasmissione ricevuta durante i lavori rituali della Loggia Nuova Iside: The Book of Spider o gli Oracoli di OKBISh. Questi Oracoli furono ricevuti per via uditiva, ma a volte anche visivamente, da vari membri della Loggia durante le Operazioni tra il 1955 ev e il 1962 ev, completando e portando avanti istruzioni già cominciate a ricevere con The Book of S’lba (vedi Outer Gateways). 

Il volume analizza in modo completo ogni aspetto di questa trasmissione: dall’origine al significato, proponendo un esteso e complesso commento pregno di esegesi cabalistiche.

Come ha fatto notare Mogg Morgan in una sua recensione a questo libro, la numerologia di Grant può essere sospetta, le fonti storiche non verificabili, ma la sua intuizione poetica, la sua cultura, la sua versatilità, la sua generosità nei confronti di altri scrittori ed artisti sono veramente fuori dal comune e ne fanno il Mago più creativo e lo scrittore che più si è adoperato per diffondere l’universo magico Crowleyano, insieme alle più antiche ed oscure Tradizioni Spirituali.

The Ninth Arch è l’Atto finale che pone il Sigillo di Perfezione a questa sua Grande Opera di letteratura occulta.

 

Prima di concludere questo excursus sull’Opera lasciataci in eredità da Kenneth Grant, vorrei aggiungere che mi sono limitato ad analizzare i libri di natura saggistica e non la narrativa. Infatti Grant è stato autore anche di fiction in cui la realtà e la fantasia si miscelano in un efficace impasto, da cui è difficile distinguere il velo di separazione.

Mi limiterò qui a citarne i titoli e l’anno di pubblicazione:

 

-         Against the Light: A Nightside Narrative, 1997

-         Snakewand and the Draker Strain, 2000

-         Gamaliel and Dance, Doll, Dance, 2003

-         The Other Child, and other tales, 2003

 

A questi resterebbero ancora da aggiungere gli innumerevoli articoli scritti, le prefazioni e le introduzioni ad altri autori; inoltre la serie limitata di Monografie Carfax, apparse tra il 1953 ev e il 1963 ev singolarmente e poi ristampate in un volume unico, Hidden Lore, nel 1989 ev  e nel 2006 ev con una nuova edizione.

Di questo materiale, in italiano, possiamo trovare il racconto Il Globo Stellare  e la recente traduzione di Gamaliel (2011 ev) sempre ad opera di Roberto Migliussi, il quale, tra l’altro, propone sulla già citata fanzine Primordia articoli vari di Grant ad ogni nuova uscita.[5]

Tuttavia l’essere esaustivo non è la finalità di questo mio articolo e rimando il lettore alla bibliografia completa redatta da Henrik Bogdan e facilmente reperibile in rete.[6]

Il mio fine sarà, invece, stato raggiunto se le sintetiche descrizioni degli scritti fondamentali di questo Gigante della Magia Moderna avranno acceso in Voi lo stimolo per la Ricerca… trasmesso il senso del Mistero e dell’Insondato… calato, anche soltanto per un attimo, nell’Oscuro Abisso dell’Universo Typhoniano…

 

Amore è la legge, amore sotto il dominio della volontà.

 

Sapah Zimii



[1] Ordo Templi Orientis Antiqua

[2] Classe A – Consiste di libri i quali non devono essere cambiati tanto nello stile di una lettera: cioè essi rappresentano l’espressione di un Adepto completamente oltre il criticismo persino del Capo Visibile dell’Organizzazione” A.Crowley

[3] Trascorrono molti anni dall’ultima pubblicazione, a causa, probabilmente della scadenza del contratto con l’Editore.

Tuttavia come non notare il fatto che le pubblicazioni riprendono con una nuova casa editrice, la Skoob, esattamente 11 anni dopo: dato il grande significato magico di questo numero, anche soprattutto legato all’Opera di Grant, potrebbe non essere azzardato intravedere un significato occulto e simbolico in questa lunga pausa.  

[5] Primordia esce agli Equinozi e può essere richiesta alla libreria Primordia di Milano.