SMARAN!
Il Ricordo della Divinita' e l'attivazione del Corpo di Arcobaleno
Queste
tecniche appartengono alla base per l'Iniziazione che si
trasmette in modo diretto ed istantaneo, nell'integrazione profonda tra
Maestro e Discepolo.
Esse sono nel contempo le pratiche preliminari all'Iniziazione, le
pratiche realizzative della via iniziatica, e le pratiche avanzate per
l'attivazione consapevole del Corpo Eterno ed Originale.
La
sola meditazione necessaria è la Presenza, la sensibile consapevolezza
del "qui ed ora", l'esperienza diretta della natura originale
della mente.
Ogni uomo ha la propria via all'illuminazione e la propria via manifesta
le proprie tecniche di liberazione. Teoricamente ci
sono tante tecniche quanti uomini sulla Terra, perché in questo senso
la tecnica è un fenomeno soggettivo, assolutamente unico in quanto
adattamento al percorso realizzativo individuale.
Per questo io posso parlare esclusivamente della mia tecnica, nata
con me ed efficace nel momento in cui produce la mia realizzazione.
Potrete sentire ciò che è buono per voi ed applicabile nella vostra
esperienza.
PRENDERE RIFUGIO NELLA DIVINITA'
Prendere rifugio nella Divinità
è il primo atto di ogni pratica realmente realizzativa.
Ma è la costante che caratterizzerà l'intera pratica ed accompagnerà
il praticante verso la propria realizzazione.
Può essere un atto rituale ma
è assolutamente privo di senso se si riduce ad un'azione
ripetitiva o puramente rituale.
La presa di Rifugio deve sorgere con
lo stato d'animo di chi è in estremo pericolo, tra la vita e la morte,
lo stato d'animo di chi è attaccato da una
pericolosa minaccia, di chi camminando scorge un serpente pronto a
scagliarsi per mordere.
Se il praticante si rivolgerà
in questo modo alla Divinità, per cercare l'estremo riparo, sarà
pronto per essere ascoltato e riceverà sicura e benigna protezione.
Rivolge, senza indugio, la propria coscienza all'interno di se, dove
recepisce la presenza della Divinità.
Il proprio sguardo, senza
cessare di vedere il mondo esterno, si rivolge all'interno, verso
quella Divinità che scoprirà essere l'unica cosa che di se stesso non
muta, non muore, non conosce sconfitta.
La mia via è il Ricordo. Ho chiamato SMARAN questo
insieme di accorgimenti psico-fisici.
E' consigliabile all'inizio
rilassarsi e scaricarsi con una attività fisica, danza, corsa, etc.
- seduti o in piedi, in posizione comoda, corpo rilassato, colonna
spinale eretta, elastica e rilassata.
- sguardo fisso non focalizzato,
senza produrre tensione mantenere lo sguardo senza battere le palpebre.
- ampie e rilassate respirazioni
con una sospensione non forzata alla fine dell'inspirazione, a polmoni
pieni.
Questo è il punto del
"sentire" in cui esercitare la nostra massima presenza
consapevole. Nella sospensione a polmoni pieni la Presenza deve essere come un
punteruolo ficcato nella vacuità di ogni cosa che si manifesta nello
specchio terso della coscienza.
Lo stato della Presenza
"senza respiro" contiene e manifesta tre aspetti:
Il Vuoto (la
natura originaria interna ed esterna di ogni manifestazione sensibile)
La Pura Presenza
(perfetto sentire
indifferenziato, sempre presente, immutabile, eterno, flusso
ascendente ininterrotto di inebrianti onde di estasi, comprensione della
natura onnipervadente, onnisciente ed onnipotente della coscienza
originale, integrazione della mente nello stato non dualistico, nella
Coscienza Universale dell'Essere Uno)
L' Auto-liberazione dei fenomeni
(tutti i fenomeni della
mente, interni ed esterni, si rivelano vuoti e, penetrati dalla
Pura Presenza, chiara visione della mente libera dai giudizi, si
dissolvono e si autoliberano reintegrandosi nella Pura Coscienza Originale
indifferenziata)
Lo SMARAN genera uno spazio interno di ricordo originario,
consapevolezza espansa, espressione del "sentire" libero
da accettazione e rifiuto, libero da speranza e paura.
L'incessante attività
incosciente dei due distinti lobi cerebrali deve essere isolata con l'adeguato
processo di separazione affinché le differenti attività cerebrali
acquisiscano consapevolezza propria e si abbia chiara visione della
mente reale ed originaria separata dalla mente virtuale e dualistica.
Successivamente i due lobi coscienti vengono integrati,
intersecandosi tra loro, nel punto mediano della ghiandola
pineale.
Essa acquisisce il suo pieno risveglio in tale processo, per mezzo
dell'afflusso ascendente della corrente originaria Kundalini, che si
sprigiona dalla regione coccigea internamente alla colonna
vertebrale, lungo il canale centrale.
Il risveglio di Kundalini è un fenomeno cosmico, reale e non
dualistico, e la sua ascensione esprime il moto e la direzione
dell'Essere Macrocosmico.
La ghiandola pineale così irrorata di sempre nuova vitalità
primordiale, esprime le sue infinite potenzialità e diviene il fuoco di
consapevolezza e di potere che accorda i flussi dualistici della mente
nel Perfetto Sentire e nella Chiara Visione dell'Uno.
Dopo un buon rilassamento,
ottenuto con qualsiasi metodo, sedere confortevolmente e semplicemente,
non è necessaria una posizione Yoga perfetta.
Nella pratica il corpo assumerà spontanei e naturali posizioni e
movimenti.
E' importante che il coccige sia
libero, non compresso, come una piccola coda mobile.
Rilassare la colonna vertebrale con lievi arcuature.
Occhi aperti. Sguardo fisso non
focalizzato a 180°, mantenere consapevolmente lo sguardo interno
con piena apertura a 360°.
(Sguardo interno ovvero il
Sentire interno che è anche vedere, sentire, toccare ecc. in
quanto composto dai cinque sensi esterni, interiorizzati, riportati sul
piano degli elementi, dei colori e delle sillabe, si uniscono nel
Sentire non duale).
Inspirazione nasale, espandendo
nella mente la sillaba OM (la chiara consapevolezza
di sè).
Profonda e vigorosa inspirazione
estendendo il torace e la spina dorsale.
Ad inspirazione completa, a polmoni pieni, trattenere non
forzatamente il respiro espandendo nella mente il suono prolungato e
continuativo A (integrazione tra soggetto ed
oggetto).
In questi pochi momenti di sospensione, prima dell'espirazione,
applicare un'assoluta attenzione al "qui ed ora", sentire
la Presenza che manifesta se stessa, sorgendo dalla vacuità di tutte le
forme, di tutte le energie e di tutti i pensieri, interni ed
esterni.
Forme, energie e pensieri, liberi
da accettazione e rifiuto, illuminati dalla Pura Presenza Consapevole,
manifestano la loro natura vuota e dissolvendosi nella loro
manifestazione apparente vengono integrati nell'Originale Coscienza
dell'Essere.
Sia nel corso della sospensione che delle due fasi respiratorie, il
corpo può manifestare movimenti, posture e gesti (Mudra) del
tutto spontanei che accompagnano le diverse fasi della pratica.
Sono flussi di conoscenza naturale profonda che si liberano
con l'ascensione di Kundalini non vincolati ai filtri della
razionalità e della mente virtuale e manifestano i segni del
potere ed il lignaggio originario al quale il praticante
appartiene.
Senza forzare la sospensione, in
accordo al proprio bilanciamento fisico delle pressioni interne,
espirare attraverso la bocca espandendo nella mente la sillaba HUNG
(il vuoto di soggetto ed oggetto).
Espirare profondamente e senza sospensione al termine dell'espirazione,
inspirare nuovamente secondo la procedura esposta.
La coscienza tersa e limpida come un puro specchio riflettente
riconoscerà tra soggetto ed oggetto, tra interno ed esterno, la
natura non duale e perfettamente integrata nell'unica sostanza
universale.
La Pura Presenza è l'infinito
senza spazio ne tempo, l'attimo che fissate nel centro della vostra
coscienza e che si espande come pura manifestazione del vuoto.
Tecnicamente l'originale
natura della mente viene riconosciuta al momento dell'Iniziazione.
Da quel momento il praticante imparerà a riprodurre sempre più
frequentemente "l'attimo senza tempo".
Imparerà a non lottare per conquistare l'ambito premio ma a rilassarsi
semplicemente ad ascoltare.
Trattenendo lievemente il respiro, espandendo la A nell'intero
proprio essere, per brevi ma ripetuti attimi che
divengono sempre più duraturi con l'esercizio, ascoltando il fragore
immenso del fiume cosmico di luce e di gioia che attraversa l'essere
consapevole, imparerà ad espandersi nella sostanza universale,
facendosi trasportare dai suoi flutti, nella realtà multidimensionale.
Negli attimi di realtà senza
tempo che apriamo come finestre nella nostra mente, vediamo ed
interagiamo con la realtà, rovescia rispetto alla dimensione
virtuale.
In questo spazio illimitato le Sillabe Sacre,
pronunciate dall'essere consapevole della realtà eterna, rappresentano
la volontà causale ed hanno completo potere sulle strutture virtuali
della dimensione fisica.
L'infinito potere generato dalla piena identificazione con il Sè
Originario è il potere VRIL custodito dai Maestri Segreti e
l'iniziato che realizza ne diviene un attivo Generatore.
Perciò
visualizzati all'istante come la divinità all'interno del grande
cerchio sacro, rappresentazione del paradiso superiore.
Poi recita il mantra e controlla il respiro.
OM è la chiara consapevolezza di sé.
HRIH è il pudore della passione senza attaccamento.
HA è la grande gioia dell'incontro di io e altro.
HUM è la vacuità del soggetto e dell'oggetto.
PHAT è la liberazione dall'illusione della dualità.
Ora chiediti: chi è che recita il mantra?
AHAM è la vera natura della coscienza.
A indica la sorgente senza inizio.
HA indica la sillaba del sentire senza fine.
M indica l'inseparabilità della sorgente e del
sentire.
AHAM è l'unione di compassione e vacuità, essa brucia
e dissolve l'illusione della dualità, rivelando l'io come il sè della
divinità.
Perciò eleva il fuoco della donna feroce attraverso le porte superiori
fino alla ruota della grande gioia.
Dopo conduci l'energia splendente alla ruota del cuore e da li espandila
nel corpo.
Accompagna la visualizzazione con i gesti sacri e muovi, come in una
danza, la macchina del corpo adamantino, fino a sciogliere i blocchi dei
canali sottili.
Dissolvi così qualsiasi visualizzazione nello spazio della tua
coscienza inalterata.
Rilassa il corpo e vola al di la, nello spazio senza confini.
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