LAM: The Gateway

 Michael Staley

Lam!

Tu Voce del Silenzio,

Glifo di Hoor-paar-Kraat;

Il Se Nano, il Dio Profondo.

Porta per l'Eone di Maat!

Io Ti evoco! Io Ti evoco!

Con il mantra Talam-Malat,

Talam-Malat,

Talam-Malat...

   

Il ritratto di Lam di Crowley, intitolato 'La Via', fu pubblicato la prima volta nel 1919 come frontespizio del suo Commentario alla 'La Voce del Silenzio' della Blavatsky. In nessun altro punto nel lavoro di Crowley si fa menzione di Lam fino al 1945, quando fu citato in una nota nei diari delle documentazioni di Kenneth Grant. E' chiaro, comunque, che il ritratto nacque in connessione con l'Operazione Amalantrah del 1918-19, quando Crowley viveva a New York.

Sfortunatamente, il Documento rimasto di quell'Operazione consiste solo dei primi sei mesi. Tuttavia, da uno studio di questo materiale è chiaro che il Lam personifica la quintessenza dell'Operazione.

L'assenza dell'esegesi di Crowley su Lam ci fornisce una grande spinta di libertà e creatività per scoprire da noi stessi i significati, e per usarli come strumenti magici e mistici nella nostra iniziazione. Il ritratto è stato ripubblicato nel libro di Grant 'The Magical Revival' nel 1972, e parecchie volte successivamente - vedi, per esempio, lo 'Statement on Lam' dell'O.T.O. pubblicato in 'Starfire' Volume I numero 3 (Londra, 1989).

Nei libri più recenti di Grant c'è molto più materiale su Lam, ciò nonostante un'interpretazione definitiva deve ancora emergere. Ci stiamo occupando di qualcosa che sta vivendo e crescendo, piuttosto che di una semplice materia di studio accademico.

 

Nonostante ciò, ne è emerso un vasto profilo, sufficiente per rendere chiara la principale funzione di Lam come la Porta per ampliare e approfondire gli spazi di coscienza - la nostra Realtà extra-terrestre e pan-dimensionale.
 

Il glifo supremo dell'Illuminazione è il fulmine, l'istantaneo risveglio alla Realtà, che illumina territori precedentemente avvolti dall’oscurità. Il fulmine può essere provocato in ogni momento, e da qualunque cosa, quando le condizioni sono propizie. La crescita di fascino intorno al Culto di Lam, ne fa una Porta accessibile.
L'associazione con 'La Voce del Silenzio' rende chiaro che Lam è il glifo di Quella Voce - il Bambino nell'Uovo, Arpocrate, il Dio del Silenzio. Questi è Hoor-paar kraat, il Sé nano o il Dio Occulto che è il Santo Angelo Guardiano.
Qui vi è un profondo e potente collegamento; Hoor-paar-kraat è l’unione con la continuità, l’immanente stato della coscienza che è Maat o il Tao, e dei quali noi siamo delle rifrazioni terrestri. E’ a causa dell’intima, intrinseca natura di questa connessione che ogni Iniziato necessita di forgiare il proprio collegamento con il Lam, e sviluppare così un personale Culto.
L'evocazione riprodotta al termine di questo saggio ne è un esempio, essendo parte della ‘sadhana' di Lam dell’autore.

Crowley diede il ritratto a Kenneth Grant nel 1945, da allora il significato di Lam divenne sempre più evidente. Questo significato può essere intravisto nella 'Operazione Amalantrah', ma le sue applicazioni portano ben oltre; se così non fosse, il Lam sarebbe niente più che una curiosità esotica nel museo della Crowleyanità.
L’emergente culto di Lam è di centrale importanza per 'Starfire'; questo articolo si dedica ad alcuni dei semi nell'Operazione Amalantrah' ed ai relativi campi. Sono allegati due racconti di attuali Operazioni Lam, due descrizioni che ci sono state sottoposte. La prima illustra gli approcci all'Enochiano, la seconda ci fornisce la tecnica magica delineata nello 'Statement on Lam' pubblicato nella terza edizione di 'Starfire'.    

 

Crowley andò negli Stati Uniti nel 1914, allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale, e vi rimase fino al 1919. Questo periodo copre il centro della sua iniziazione al grado di Magus nella A.'. A.'.. Questi anni furono segnati da un continuo approfondimento intuitivo in affinità con il Taoismo, come è ben spiegato nel corso della Prefazione al suo 'Tao Teh Ching' - che è in realtà una revisione della prima traduzione di James Legge. Questa intuizione satura il 'Liber Aleph, Il Libro della Saggezza o della Follia’, il cui manoscritto era quasi completo con l'apertura della 'Operazione Amalantrah'.
Il 'Liber Aleph' è lavoro centrale di Crowley, dove egli rende chiara la profonda similitudine tra il Taoismo e il Thelema; senza un riconoscimento di questa affinità, il 'Liber Aleph' sembra poco più di una manciata di aforismi. L'Operazione Amalantrah' deve essere vista nel contesto di questa iniziazione.

Secondo la descrizione di Crowley, l'Operazione nacque spontaneamente. In quel periodo egli viveva con una donna, Roddie Minor. Uno dei suoi vizi era l'oppio, le cui abbondanti visioni venivano da lei raccontate a voce alta. In una particolare occasione, le sue evidenti divagazioni colpirono Crowley in relazione all'Operazione Abuldiz di alcuni anni prima, e dopo qualche indagine astrale determinò davvero le tracce della precedente Operazione; quindi aprendo l'Operazione Amalantrah', Crowley inaugurò le regolari sessioni, che di solito avvenivano nei fine settimana. Sembrava sopratutto interessato a usarle come oracolo per i suoi affari della settimana seguente. Sebbene ci fossero molte dichiarazioni oracolari di breve periodo, c'era anche un'abbondanza di materiale più sostanzioso.

 

Amalantrah è il nome dell'entità con cui Crowley lavorò durante il corso dell'Operazione. La comunicazione non era mai diretta, ma tramite una medium o una Veggente che era resa sensitiva dal sesso, dalle droghe e dall'alcool in varie combinazioni. A causa degli effetti di questi preliminari, la messa a terra delle comunicazioni a volte era povera, la sua espressione confusa e dispersa; il grano ha bisogno di essere separato dalla paglia, quando si analizzano le Registrazioni. La Veggente generalmente era Roddie Minor, sebbene in poche occasioni altre donne ne hanno assunto l'Ufficio. Le visioni si aprivano spesso in un Tempio silvestre che era percepito astralmente dalla Veggente, a volte questo Tempio era popolato dagli apparenti doppi di coloro che partecipavano, e all'occasione erano inclusi i colleghi assenti.

 

Molte Visioni che hanno preceduto il ritratto di Lam sono molto suggestive. Per esempio, consideriamo la seguente:

 

Ho iniziato col chiedere una visione che contenesse un messaggio. All'inizio sentii il gorgoglio dell'acqua, e vidi una tetra fattoria in mezzo agli alberi e ai campi verdi. La casa e le altre cose scomparvero e una scura yoni comparve proprio dove si trovava la casa.        

Allora domandai da dove sarebbe arrivato un messaggio. Improvvisamente comparvero dei soldati armati con pistole che ciondolavano intorno, ed  un re su un trono comparve dove c'era la casa. Allora chiesi ancora un messaggio e vidi un uovo in cui c'erano tante piccole circonvoluzioni di qualche sostanza simile alla carne da cui si sarebbe formato qualcosa. L'uovo era messo in un rettangolo come dentro un quadro. Attorno ad esso c'erano nuvole, alberi, montagne ed acqua, chiamati i 'quattro elementi'. Un cammello apparve di fronte all'intero disegno. Dopo ho provato di scoprire chi fosse il re. Aveva più l'aspetto del Prof. Shotwell che di qualsiasi altro. Era proprio semplice, democratico e molto colto e fine. Di sicuro non era un re che apparteneva a qualche reame  limitato da confini terrestri, ma era un re degli uomini, o un re del mondo. Chiesi il suo nome e la parola 'Ham' apparve tra l'uovo nel rettangolo ed i soldati intorno al re.

 

L'Uovo è un glifo che si manifesta comunemente nelle visioni dell'Operazione Amalantrah. Sicuramente è un glifo di nascita - l'uovo che contiene il potenziale di tutto quello che deve venire. In una delle visioni della Geburah c'è un riferimento 'applicato' all'uovo. In questo contesto Geburah è la spada che spacca l'uovo, o il lampo di luce che lo frantuma, dando la nascita al potenziale segreto interno. Poiché gli elementi di questa particolare visione sono le fondamenta per molte ulteriori analisi, ecco un estratto del seguente Documento. In questo estratto, la ‘T’ è Therion, e la 'A' è Achita, il motto della Veggente, Roddie Minor. Il Mago è ‘Amalantrah’. 'Arcteon’ è il motto che fu dato a Charles Stansfeld Jones da Amalantrah. Il materiale raggruppato nel Documento evidenzia lacune e dimenticanze di Crowley o di altri.

 

(Sabato) 27 Aprile 1918 ore 10.08 p.m. Il Mago guarda Achita in maniera molto seria e contemplativa. Sembra che approvi .   La cosa più rilevante nel Tempio è la tartaruga. Il bambino è lì, leone e Barzedon. Arcteon ha un posto molto importante; è un uomo alto che si vede sempre nel Tempio.

T: 'Qual'è il lavoro di questo fine settimana?'

A: 'Geburah.'

T: ' Geburah applicato a cosa?'

A: ' All'Uovo. L'Uovo che rimane ben visibile, sulla punta delle cime delle montagne. Circondato dall'acqua, coperto di fiori di loto.'

T: 'L'Uovo è il simbolo di qualche nuova conoscenza?'

A: ' Gimel. Lamed.' (= primavera, fontana.)

T: 'Che significa?'

A: 'Non lo so, segue il simbolo della montagna e del fiore di loto.'

T: 'Come facciamo a rompere ed ad aprire l'uovo?'

A: 'In parole povere significa che Tu stai andando in questa Via.'

T: 'Queste non sono semplici parole. Come facciamo a ricevere questa nuova conoscenza?'

A: 'Non fare domande molto velocemente. Semina l'avena selvatica; vai dentro la (...) dentro la Madre...(T/herion/: Scommetti, scommetti.) (A/rcteon/: Penso che entrambi stanno scendendo da un tram.)... per nascere di nuovo.'

T: 'Riguardo la Messa dell'Anima Santa?'

A: 'Non c'è nulla da fare con questa. Avete distrutto ogni cosa. Stabilirò la connessione su tutto un'altra volta. Andando verso la Madre per nascere di nuovo, avrete una Nuova Vita e allora la Terra sarà coperta da meravigliosi fiori, e le api si poseranno sui fiori per prendere il miele da conservare, e il miele è conservato come elisir. Vedo una collina molto scoscesa. (Penso (...) è esausto.) la Madre stava china guardando il bambino. Non so se andava per salvarlo o se lo seguiva o cosa. Il fiore di loto di nuovo sull'acqua.' 

 

I riferimenti al fiore di loto associato con l'uovo, e dopo al bambino, sono significativi. Essi suggeriscono il Bambino nell'Uovo.

Arpocrate è spesso disegnato seduto sopra un fiore di loto. La montagna è un simbolo d'iniziazione, di comunicazione con gli dei; alcuni esempi sono il Monte Arunachala e il Monte Kailash, e la storia di Mosè che scala la montagna per ricevere la Parola di Dio. Le lettere Ebraiche Gimel e Lamed danno GL, che significa 'primavera, fontana'. Il ritratto di Lam mostra chiaramente un'emanazione  o un cono d'ombra proveniente dalla cima dell'uovo, l'effetto a macchia di una fontana nella luce del sole, o la 'fontana di rugiada' che inonda dal Sahasrara chakra quando il Serpente di Fuoco sale lungo la Sushumma. Ciò non si evidenzia nella pubblicazione originale del ritratto del 1919, presumibilmente perchè era molto lieve per le tecniche di riproduzione usate all’epoca, comunque, le successive pubblicazioni in 'The Magic Revival (1972)', 'Outside the Circles of Time (1980)', e 'Starfire' Volume I numero 3 (1989) lo mostrano chiaramente.
Il documento rimasto dell'ultima sessione dell'Operazione fa un'ulteriore riferimento a Gimel e a Lamed, come mostrano i seguenti estratti:


(Domenica) 16 Giugno 1918 9.00 P.M. Il Mago molto naturale - lì la gente abituale.

T: 'Il simbolo per la prossima settimana?'

A: '245' (uomo perfetto; coraggio; RVCH AL (Spirito di Dio).)

T: 'Spiegami, per favore.'

A: '83 spiega una parte di questo' (83 = rugiada, onda etc.) '74 spiega il resto.' (74 = ??? etc.)

83 = Gimel 74 = Lamed

33 Primavera, fontana. Forse tutto significa che la via è chiara.

 

Gimel e Lamed sono qui ancora  menzionati, come i due lati della Perfezione che si integrano nell'Adamo Qadmon, l'Uomo Perfetto. Questo riferimento alla Perfezione ci suggerisce il Tao; ci ricorda anche Maat come l'Eone Perfetto. Enumerati giustamente Gimel e Lamed fanno rispettivamente 83 e 74, e combinati insieme fanno 157, il numero che Crowley assegnò alla sua riformulazione della traduzione della Legge Tao Teh Ching. Completò la riformulazione durante il suo Ritiro Magico all'isola Oesipus nell'estate del 1918; e racconta nella Prefazione pubblicata come evocò Amalantrah per delucidare alcuni oscuri passi. L'attribuire il 157 al suo Tao Teh Ching, ci dà ulteriore conferma del substrato Taoista dell'Operazione Amalantrah', e rafforza l'identificazione della Perfezione con il Tao.

Il ritratto del Lam mostra un Aijna chakra ben sviluppato, che può anche essere visto come uno stilizzato 'ankn'. Insieme al modello del cono d'ombra menzionato precedentemente, è chiaramente delineata la forma di una coppa o di un calice. GL significa anche 'coppa' o 'calice'. Questo suggerisce che se Gimel e Lamed sono i due lati della Perfezione, allora la Perfezione è il Calice Supremo o Graal, la Coppa di Babalon, l'Utero della Madre.
Questa interpretazione è sottolineata da un passo nel Commentario di Crowley al 'Liber LXV’ (Il Libro del Cuore Cinto dal Serpente):

Pe è la lettera di Atu XVI la 'Casa di Dio' o la 'Torre Bruciata'. Il geroglifico rappresenta una Torre - simbolo dell'ego nel suo aspetto fallico, ancora chiuso, e separato. Questa Torre è colpita dalla luce fiammeggiante dell'illuminazione, l'impatto del Santo Angelo Guardiano e della Spada Fiammeggiante dell'Energia che procede da Kether a Malkuth. Da quel luogo sono scagliate avanti due figure che rappresentano per loro attitudine la lettera Ayin: questi sono i gemelli (Horus e Arpocrate) nati nella spaccatura aperta dell'Utero della madre (il secondo aspetto della Torre come ' una primavera racchiusa, una fontana sigillata').

 

Questo passo sottolinea la prima menzione di Geburah 'applicato' all'uovo, essendo in questo contesto il fulmine splendente un tipo di Geburah. Abbiamo, quindi, un'identità tra il Tao e la Coppa di Babalon, essendo entrambi la Perfezione; e, certamente, ' Il Perfetto e il Perfetto sono un Perfetto e non due; anzi, sono nessuno! (AL I.45). Il riferimento a 'una primavera racchiusa, una fontana sigillata' deriva dalla 'Canzone di Salomone':

Un giardino sbarrato è mia sorella, la mia sposa, una primavera racchiusa, una fontana sigillata.

Questo indica un utero gravido, piuttosto che una celebrazione della verginità: per chiusura o sigillo indica che è ostruito qualcosa che una volta era fiorito. Questa è, allora, una frase adatta per essere usata da Crowley nel contesto della citazione dal suo Commento al 'Liber LXV. Inoltre, richiama un passo dal 'The Magical Revival' di Kenneth Grant:


Crowley usò la stella a sette raggi come base per il Sigillo che disegnò per la Grande Fratellanza Bianca. Il maggiore emblema della Stella d'Argento è quindi il sigillo a sette raggi sulla Yoni della Dea Stella. Nelle yoni o nei triangoli compaiono le sette lettere del nome B.A.B.A.L.O.N.. Centralmente, è mostrata una vescica, bloccata o sbarrata, che implica la presenza del seme segreto; il punto è divenuto la linea, il diametro è diventato la circonferenza. Questo seme è ‘l'eremita', la nascosta, mascherata, anonima essenza maschile nel processo di generare la sua immagine come il figlio-Sole sopra la dea madre. Questo è dunque il Sigillo di Set che apre l'utero di sua madre, come la Stella Sothis apre il Cerchio dell'Anno.

(Grant, The Magical Revival, p.48)

 

Set è Hoor-paar-kraat, il 'seme segreto', il Dio Occulto, liberato dall'uovo dalla sconvolgente forza del lampo di luce dell'illuminazione. In 'Olla', Crowley definisce il Silenzio come il Sentiero del Lampo di Luce. Il Silenzio in questo contesto non è semplicemente l'assenza di rumore o  di movimento: è 'l'immobile, piccola voce' da cui si dispiega la manifestazione, il potenziale che fa sorgere il reale, il noumeno che è alla base del fenomeno. L'Uovo del Silenzio è rappresentato dal Lam; per convergere al Culto del Lam e quindi necessario evocare il Dio Occulto, il Santo Angelo Guardiano. Questa è l'Iniziazione, il viaggio agli inferi che simultaneamente è il viaggio verso l'esterno, dato che  il microcosmo ed il macrocosmo non sono due ma uno. Il Lam è la Porta verso l'Esterno - quelle parte della coscienza che si trova oltre i limiti di ciò che consideriamo come noi stessi.

Questa Porta, e queste zone della coscienza, non sono niente di nuovo. Il fine di tutte le tradizioni magiche e mistiche è la Gnosi - il risveglio alla Realtà. Una moltitudine sono le vie per raggiungere questo scopo, ma tutti le strade portano a Roma. Allo stesso modo, ogni Iniziato/a avrà la sua propria Porta, ma ciascuna Porta si aprirà verso la medesima Realtà. 


Analizziamo ora brevemente l'evocazione che è stata presentata all'inizio di questo saggio.

             
          
   Lam!

           Tu Voce del Silenzio...
 

L'associazione di Crowley del ritratto del Lam con 'La Voce del Silenzio' identifica il Lam ad un glifo di quella Voce. L'associazione è confermata dall'assegnazione del numero 71 sia al ritratto che al Commento, come si vede dall'iscrizione che si trova sul ritratto come fu pubblicato all'origine:

 

Il Lam è una parola Tibetana che significa Via o Sentiero, e il Lam è Colui che Va, il titolo specifico degli Dei d'Egitto, il Viandante del  Sentiero, nella fraseologia Buddista. Il suo valore numerico è 71, il numero di questo libro.


Una metatesi del LAM è ALM, anch'esso 71, parola Ebraica che vuol dire silenzio, silenzioso. Il Silenzio è il noumeno che è alla base ed infonde i fenomeni, il continuum per il quale tutte le cose sono sempre e simultaneamente sfaccettature e l’insieme. Il silenzio è la quiete nel cuore del rumore, la calma nel cuore dell'attività, l'essere nel cuore dell’andare, e il vuoto nel cuore della materia. Queste giuste apposizioni possono essere comprese solamente nel paradosso, tuttavia il fatto è che la ragione è uno strumento di limitata applicazione, ed il paradosso è un mezzo indicativo oltre gli apparenti contrari. La 'Via' o il 'Sentiero' è un riferimento al Tao. Il 'Viandante del Sentiero' è l'Iniziato, che percorre il sentiero dell'iniziazione. Questo porta ad occuparsi delle linee conclusive della "Conversazione del Pellegrino", nel 'Book of Lies' di Crowley:        

 

O tu che ti trascini verso la Fine del Sentiero, non c'è più sforzo. Andare sempre più veloce ti fece cadere; la tua stanchezza è mutata nell'Ineffabile Riposo.

 

              Per questo Tu non sei su Quel Sentiero: tu sei divenuto La Via.

 

L'Iniziazione è la realizzazione che tutti noi siamo Jivanmukta, liberati mentre siamo ancora in vita, inoltre - che la sola cosa da liberare è l'idea che non siamo ancora liberati.

 

              Glifo di Hoor-paar-kraat:

            Il Sè-Nano, il Dio Occulto.


Hoor-paar-kraat è il gemello non manifesto della manifestazione di Ra-Hoor-Khuit. La distinzione tra questi gemelli è solamente figurativa, sono aspetti l’uno dell’altro, nessuno dei due è separato dall'altro. Il termine 'Sè-Nano' è spesso usato: 'nano' nel senso che è ancora da manifestarsi, adolescente, pubescente, che ancora deve fiorire. Questo è il Dio Occulto, un termine usato nell'Egizio 'Libro dei Morti' per glifare il sole nel Mondo Sotterraneo o Amenti, il potenziale che è nel cuore dell'infiorescenza. Lo Yoga è l'Unione; non l'unione degli opposti, ma la rivelazione dell'unione che è sempre esistita, velata dall'illusione della limitazione. Hoor-paar-kraat è un termine spesso usato come sinonimo del Santo Angelo Guardiano.

Hoor-paar-kraat può essere visto nei termini del Tetragrammaton, la Hè finale, Horus o Hoor-paar-kraat essendo la Vau. Ciò identifica Hoor-paar-kraat con l'Eone di Maat, il continuum o la realtà extraterrestre, una Comunione in cui nel medesimo tempo siamo i Celebranti e colui che è celebrato. Come Viandanti nella Via, non siamo un qualcosa di separato che attraversa solo da un punto ad un altro: siamo la Via.

             
            
  Ingresso all'Eone di Maat!

            Io Ti evoco! Io Ti evoco!

            Con il mantra Talam-Malat...  

 

Mettendo insieme le idee esposte, possiamo notare quindi, in che senso il Lam è considerato l'Ingresso. Il ritratto del Lam sorse dall'Operazione Amalantrah ed è un glifo di quell'Operazione. Il Lam è la Voce del Silenzio, il Silenzio che è il continuum extraterrestre della coscienza la cui manifestazione ne è un aspetto. L'Eone di Maat non è un periodo di tempo, nemmeno un'iniziazione per la quale possiamo conseguire meriti tramite intense e protratte contorsioni della mente e del corpo, esso è qui e ora - l'Uno Sempre Veniente.

Il mantra 'Talam-Malat' celebra l'Ingresso, ed è pronunciato parecchie volte prima che scivoli in una vibrazione silente. 'Talam' è lo sperma di miele offerto nella Messa di Maat, la parola è una fusione del Lam e di Maat. Il suo numero è 81, KSA, la luna piena che è sia la fioritura del ciclo lunare che il punto di ritorno alla Luna Nuova; iin modo simile, Maat è sia la fioritura del ciclo Eonico che il punto di ritorno al Pralaya o dissoluzione. La seconda metà del mantra, 'Malat', è un'immagine nello specchio della prima metà, enfatizza questo senso di reversione. 

L'uso di questo mantra deriva dalla luna culminante di una Operazione, basata sul Liber Samekh di Crowley, che ho intrapreso parecchi anni fa dopo aver percepito una chiamata alla Conoscenza e alla Conversazione con il Santo Angelo Guardiano. Il numero 81 emerse nella consapevolezza, ed esso sembrò essere una pericoresi di diversi elementi - il mio crescente interesse sul Lam, i misteri di Maat nei quali allora stavo ottenendo un'intuizione, ed il mio Angelo. Il mantra 'Talam-Malat', quindi, concentra e celebra la natura comune e  l'identità dell'Angelo, dell'Eone di Maat, del Tao, e della natura extraterrestre. Questa intuizione era ed è, questione d'esperienza; una volta assaggiato, il nettare non è mai dimenticato, ma è sempre presente.

 

Questo ci porta alla prima considerazione del Culto del Lam, che Lam è l'Ingresso alla nostra realtà extraterrestre, quell'Ingresso intrinseco all'individuale Iniziato. Allo stesso modo, la chiave che apre la Porta è necessariamente di un unico modello, e deve essere scoperta dall'Iniziato nel corso dell’esperienza magica o mistica. Il Culto del Lam si focalizza sulle tecniche per scoprirne il modello. Comunque, queste tecniche non possono mai essere una norma universale, piuttosto, sono una base sulla quale l'Iniziato/a innalza il proprio Tempio di Illuminazione, l'intimo santuario che è il Silenzio.

Il Culto del Lam, quindi, è una quintessenza della tradizione Tifoniana, che è impegnata in operazioni che conducono all'Esterno del veicolo terrestre, e uniscono perciò il terrestre con l'extraterrestre.

 


IL LAM E L'ARTE DEL TIRO CON L'ARCO
 

               'Forse Dio vive in un cane? No! ma i più alti sono di noi'.

             'Il Tao del Paradiso è come un dardo, ancora non ha ferito'.

             'Felici sono quelli che mi hanno conosciuto per quello che sono. E gloria su colui che ha fatto
              una galleria della mia gola per il dardo della sua verità, e la luna per la sua purezza'.

 

Il seguente materiale è stato tracciato dalle esplorazioni del Sistema Enochiano, e può essere usato per contattare il Lam. Sembrano esserci diversi Aethyrs particolarmente appropriati per il contatto con il Lam e con le energie dell'Eone di Horus e di Maat. Ci sono anche alcune sfere elementali all’interno degli stessi osservatori che sembrano appropriate per il contatto con il LAM. La prima descrizione è di un viaggio nell'Aethyr VTI, l'Aethyr del Cambiamento. La sua enumerazione nei termini delle lettere Enochiane è sia 133 che 139, che è lo stesso ridotto in 7 x 19. Questi è l'Aethyr dove l'Iniziato/a scopre la natura della sua 'Alleanza con Dio'. L'Alleanza è il Lam; questo riflette la particolare direzione del dardo della Volontà dell'Iniziato all'interno del continuum di Maat. Prima di muoverci dentro la visione di questo Aethyr, sono appropriate alcune d'indicazioni.

 

             BAG, l'Aethir del Dubbio = 19,

             BABALON (Babelon)  = 114 = 6 x 19,

             VTI = 133/139 = 7 x 19,

             SHAITAN = 133/139,

             OVOF, Grandioso = 133,

             ABRAHADABRA = 418 = 22 x 19.

       

VIAGGIO NELL'VTI: L'AETHYR DEL CAMBIAMENTO

 

Dopo aver ripetuto le appropriate chiamate, iniziai a guardare fisso dentro il grande cristallo sulla tavola che serviva da altare. Vidi le stelle nello spazio, e dopo aver ripetuto la parola OVOF (Grandioso) parecchie volte mi sentii fluttuare nello spazio. C'era una grande stella nella quale fui attratto. Passai attraverso la corona del sole, ma non provai fastidio. Mi trovai in un vuoto luminoso ma brumoso all'interno della stella. Tra le nebbie mi apparve una spiaggia ed vi passeggiai camminando sulla sua sabbia. Al limite della spiaggia c'era un bosco di querce nel quale mi addentrai rapidamente. Mi spostavo sempre più in profondità dentro il bosco, e dalla stella la luce lanciava lunghe e strane ombre che sembravano indicare la strada dentro il cuore del bosco. Apparve un boschetto; e dentro quella radura c'era una meravigliosa cascata, che gorgogliava in un corso d'acqua che  serpeggiava verso la spiaggia, scomparendo poi dalla vista. Mi bagnai nella cascata. Subito mi accorsi di essere osservato, e mi accorsi che al di là della cascata c'era una caverna. Nella luce incerta vidi l'immagine radiante di una donna; stava di profilo, semi-vestita nell'ombra, e che mi faceva segno di entrare all'interno. Penetrai il velo della cascata e toccai la sua mano. Mi guidò giù per un lungo tunnel che sembrava andare lontano sottoterra. Alla fine arrivammo a due grandi porte con un elaborato sigillo su di esse. La mia guida svanì nell'ombra, ed apparve davanti la porta, bloccando la mia strada, un impressionante guerriero che sembrava un angelo vestito come un samurai. Aveva dei feroci occhi balenanti, e 106 frecce foravano il suo petto come spilli su un cuscino. Le punte uscivano dalla schiena, e il torace era un ammasso di piume, le piume di MAAT. Muovendosi fluentemente senza alcun intervallo, fissò risolutamente i miei occhi  come un gatto, mentre le sue mani sceglievano la freccia per me e la collocavano sull'arco, lo tese e tirò al mio cuore. Appena la freccia entrò nel mio cuore venni scosso dal dolore e dal piacere; In una gnosi abbagliante realizzai che queste frecce erano state intinte nel Santo Graal della Donna Scarlatta, e questo era il veleno di Babalon che mi avrebbe guidato al GRAAL, e nell'Abisso alla ricerca della Pietra Filosofale (l'antitodo, se preferite). Il veleno, avrebbe infine causato la morte della mia personalità nell'Abisso, ma questo mi connesse anche alla dinastia di coloro che cercarono il sentiero che conduce a LIT (Acceso): e oltre LIL - LIL - LIL-LIT (H). Mi resi conto quindi che l'Elisir del Veleno della Freccia (MAL in Enochiano è 'una freccia') è LAM.


Poi realizzai che questo attacco occulto era venuto dal Governatore chiamato Ranglam. Ma  adesso avevo dimenticato la freccia, come se il sigillo fosse stato spezzato e le porte per la stanza sotterranea aperte. Entrai all'interno, l'atmosfera era molto buia e c'era una quiete mortale. Alla fine della stanza c'era un trono di Pietra, ed una presenza sedeva su di esso. Guardavo fisso per percepire chi era, ma quando cercavo di mettere a fuoco la faccia essa cominciava a distorcersi. Vidi due occhi rossi che mi fissavano, sentii intensamente che questi era me stesso nel futuro ancora senza forma, come ancora non nato, non visto e inascoltato; ma ero stato segnato e sarei ritornato . A questo punto attratto dalla visione, realizzai che in quel momento non sarei andato più lontano. Credo che la presenza che ho incontrato qui fosse il LAM, il volto della Monade che diventa realmente apparente solo in questo Aethyr di LIT.

Ciò che segue è informazione che è stata ricevuta come un risultato delle spedizioni negli Aethirs, sia solo che in gruppi, durate gli ultimi pochi mesi. Lo scopo era quello di raggiungere una conoscenza più profonda della funzione e dell’operazione di LAM riguardo alla Grande Opera ed al nostro vero Sé.

Questi sono i risultati:                                                    

         

           Catena Eggregorica N.o 1: LAM (104) + AIWASS (156) + OLUN (158) = 418

Il LAM è la dualità della creazione, QAA (52), la freccia e il bersaglio. Aiwass su questa base è il triplice aspetto della creazione, il compimento e la sintesi dell'aspirazione della freccia verso il paradiso.

AIWASS + OLUN = 314 = KAL (manifestare o precipitare). KAL è derivato da KALZ che significa  'il Firmamento' ed è esso stesso un fattore di dubbio. KALZ =323 =17 x 19.

Quindi da questo possiamo derivare la formula:

            KAL LAM = 418 = KAL MAL (Sigillo del Mondo dell'Acqua, Tavola dell’Acqua)

            Il LAM Manifesto = 418: Manifesta la Freccia.

OLUN: OL (2 x 19) + UN (titolo della prima lettera enochiana) = 120 = OM, Comprensione e GRAA la Luna. Quindi OLUN può essere spiegato come fare la conoscenza della Luna, o fare un buco ricettivo alla comprensione.
OLUN sembra essere molto simile a TIAMAT o a LILITH.

            KAL = 314 = BUTMONI (la loro montatura) 2 x 157. ZORGE (Amore) = 151/157.

Dunque possiamo vedere che il matrimonio di AIWASS e OLUN crea delle manifestazioni ed esprime la dualità dell'Amore e la sua divisione. Fuori dalle loro bocche spilla la dualità della parola che è divisa, ma che viene riconciliata tramite l'Amore di Lam: la freccia li unisce. La freccia della verità è la freccia dell'Eros, la freccia di LIT - l'Aethyr senza un Essere Supremo. OLUN è l'atto di tirare l'Arco, il LAM è il volto dietro la Freccia, e AIWASS è l’atti di mirare e stabilire il bersaglio alla luce.

 

 

Catena Eggregorica N.o 2: MAAT (111) + AIWASS (156) + BEAST (37) + BABELON (114) = 151, ZORGE/SALOME, 'amore', YRPOIL (divisione) + ZORGE (amore) = 418.  

 

Quindi 'Poichè io sono divisa per il bene dell'amore, per la possibilità dell'unione'. Ma come può questa unione essere compiuta? Come si può riconciliare la dualità? La risposta è nell'introduzione di una terza variabile, che è l'Amore: l'Amore della Bestia per Babalon, e di Maat per Aiwass. E’ interessante vedere come Aiwass compare su entrambe queste rappresentazioni. Nella prima mappa egli sembra rappresentare il Magus, e il Logos dell'Eone; mentre nell'altra è il Demiurgo, con il sentiero dello Ierofante (Uomo della Terra) che connette insieme le due mappe.

Ma cos'è esattamente una catena eggregorica e come ci si lavora?
Si può definire come uno spirito di gruppo (super-coscienza) di tutti i membri di un particolare Ordine. La F.S. (Fraternitas Saturni) usa questa nozione molto efficacemente, i membri non hanno bisogno di essere presenti nelle operazioni o nei rituali degli altri membri dell’Ordine per ottenere l'accesso all'eggregore.
E’ analogo all’utilizzo di un programma magico da computer attraverso un network di adepti o membri, al fine di ottenere la gnosi necessaria e la guida dei Capi Segreti.
Ciò può essere fatto usando queste rappresentazioni eggregoriche poichè esprimono le leggi della Creazione e la Caduta attraverso il loro simbolismo. Essi pemettono alle persone di liberarsi dalla brama del risultato per mezzo della esteriorizzazione del Santo Angelo Guardiano nell'eggregore; così, nel tentativo di comunicare con i Capi Segreti, la natura dell'Angelo si incontra nel procedimento stesso. Questo aiuta anche ad allineare più efficacemente gruppi alla grande Grande Opera, riducendo il gruppo Babele che ci ostacola dall'unirci con Babalon. Babele è un negativo ingrandimento dell'energia di Shaitan che limita il fluire della Volontà. Questa è la divisione che può essere superata con l'Amore. Lavorando da soli, il più naturale schema da assumere sembra la triade. Per esempio, prendo la forma di Aiwass tramite assunzione atavica, e tramite OLUN la mia anima manifesta il Bambino che è il Lam, il frutto della mia volontà, Il Dio Occulto. In coppia, OLUN + AIWASS forma il rapporto con il Lam essendo l'invisibile unificatore o la copula tra essi.  

 

L'Arco è formato da un ramo dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male. La Corda è il filo dorato, l'uomo-Sutrat che ci collega da incarnazione ad incarnazione, dal passato al futuro; è la conoscenza che recuperiamo da Choronzon tramite il processo di ABRAHADABRA. La Corda è il Serpente del Tempo, Apep, che deve essere superato. La frequenza della corda quando risuona è la canzone del vero sè, ed è parte della musica delle sfere. La tensione dell'Arco è la forza di Shaitan che cerca di resistere all'Iniziato tirandolo indietro facendogli vedere la sua origine. Shaitan fa questo creando sette strati di velo di dubbio che deve essere trasceso. L'Arco ora può essere aperto creando una divisione, una finestra sul vuoto per cui possiamo trovare il sentiero. Questi prende la forza di un Leone o di un Drago (OLUN). Aprire l’arco significa sviluppare un vortice, un vorace divoratore del caos e del cosmo. La Figlia della Spada Fiammeggiante è spesso rappresentata mentre tiene con la mano la bocca di un leone, come per controllarlo, per evitare che divori il suo essere. Ma l'apertura dell'arco è l'apertura della bocca del Drago, per mezzo della quale si viene consumati nel fuoco (spirito). Ora l'Arco è totalmente steso e diventa un Circolo, in cui il cuore dell'Iniziato è al centro: Hadit si unisce a Nuit. (nelle prime icone Egiziane Nuit è spesso raffigurata mentre tiene in mano due frecce, una freccia è puntata in alto e l’altra in basso). Adesso puntiamo senza mirare, per dimenticare la freccia (MAL) e per ricordare il LAM: il nostro scopo è il Bersaglio. Scocchiamo la freccia, simbolo della nostra Volontà (AIWASS) e il suo ultimo compimento, sulla corda; dissolvendo noi stessi nel samadhi oltre il velo a sette strati, lasciamo la freccia in un momento di pura follia. Le piume della freccia sono strappate dall'acconciatura di Maat. Queste piume formano un disegno a croce e si scompongono in un cerchio che diventa il Marchio della Bestia. Una di queste penne di Maat è usata per appesantire il cuore dell'Iniziato nel 17° Aethyr della Bilancia.

 

           Suggerimento per una visualizzazione di LAM

Immagina di poterti ricordare pienamente tutte le reincarnazioni del passato, attraverso razze diverse, sessi, culture, pianeti ed anche sistemi solari. Immagina di girarti attorno per guardare in un momento critico di paranoia, osservando tutte queste incarnazioni. La paura e il disgusto delle azioni passate, la sofferenza e la morte possono essere trascesi nel dubbio e magnificati, in tal modo il patto diventa manifesto. Cerca di sintetizzare tutte queste ombre, sebbene siano divise, questo è il mistero di Babalon che devi superare con l'Amore. Quindi, tramite un procedimento di oblio magico, dimentica la freccia e fai nascere il LAM: un’entità umanoide bisessuale che arde di energia di luce orgonica ed è la somma del tuo passato e la radice del tuo futuro. Questa immagine è chiamata, il Non Nato; per cui è attribuita al Quinto Aethyr, l'Aethyr che è senza un Essere supremo, ma è anche un servitore della Freccia, la Verità.

 

Jonathon Blakeley