La Tradizione Typhoniana
tratto
dall’articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton
Definizione di
Tradizione Typhoniana
Il termine Typhoniano fu usato estensivamente dal brillante studioso del
19esimo secolo Gerald Massey nella sua monumentale opera sulla religione
antica, come una descrizione dei culti che adoravano la dea primordiale,
identificata con la costellazione dell’Orsa Maggiore. L’adorazione della
Dea, come si suppone ampiamente, precedette tutte le forme di adorazione
di dio maschile e la sua essenza è ancora oggi riflessa in termini come
“Madre Natura”.
Si ritiene verosimile che in queste primitive fasi della civiltà il
ruolo del maschio nella procreazione non fosse compreso pienamente.
Concepimento, gestazione e nascita sarebbero state viste come un
processo misterioso della donna che si divideva dando vita a una nuova
creatura.
In questo stadio troviamo che la dea Typhon e suo figlio Set sono
riferiti quasi come una comune entità.
Con l’evolversi della civiltà ci fu un graduale cambiamento di tale
convinzione, e l’adorazione si spostò da una fase lunare e matriarcale
(la dea) ad uno stadio maschile, solare-fallico. In questo tempo il
ruolo del maschio nella procreazione fu compreso pienamente e risultato
di ciò fu il drammatico mutamento dei culti, nei quali fu posta una
maggiore enfasi sul principio maschile rispetto a quello femminile.
Le varie divinità non sfuggirono a questa onda di revisionismo e
l’adorazione a un dio maschile divenne la nuova ortodossia. Coloro che
persistettero ad adorare la dea furono visti dapprima come antiquati,
poi come bizzarri e perversi, ed infine come una vera e propria
minaccia. La visione solare si consolidò nella politica come struttura
sociale patriarcale e ciò produsse una netta separazione tra le correnti
di adorazione lunare e solare, che si concretizzò nel conflitto sociale
in cui gli aderenti all’antica forma di adorazione, i Typhoniani, ebbero
la peggio.
Fu allora che i Typhoniani, cominciarono ad essere visti come gli
Oppositori; coloro che nuotano contro la corrente della maggioranza dei
loro contemporanei. Nella maggior parte del periodo dinastico
dell’antico Egitto, Set, Set-Typhon o anche semplicemente Typhon fu
descritto come l’Oppositore, impegnato in una perpetua battaglia con
Horus.
Si deve tenere presente che il cambiamento dei tempi fu anche il
cambiamento delle culture e delle mitologie che venivano rappresentate.
In questo stadio, per esempio, il termine “Typhon” è sinonimo di Set
come il tormentatore di Horus, piuttosto che come la dea primordiale dei
tempi primitivi. Nel mondo Giudeo-Cristiano, le cui tradizioni furono
profondamente influenzate dalla civiltà Egiziana, l’oppositore fu
identificato come Satana, Lucifero, il Diavolo.
Il termine Satana deriva dalla congiunzione del dio Set con la dea
Egiziana della Luna An. In queste tradizioni la donna è descritta come
la tentatrice, per mezzo del sesso, la sensualità e le necessità fisiche
che venivano considerate malefiche ed impure.
Nel Giudaismo ortodosso, per esempio, che deriva la sua autorità dal
patriarcato storico del vecchio testamento, una donna durante le
mestruazioni è considerata impura e viene segregata.(Deuteronomio).
E’ una triste ironia il considerare che gli uomini si rivoltarono contro
la stessa Madre Natura, considerandola impura, quando niente poteva
essere più lontano dalla verità. Tempi più recenti, tempi di orrendi
estremismi della misoginia radicata nella religione patriarcale, videro
decine di migliaia di donne torturate e bruciate sul rogo come streghe
ed eretiche, semplicemente a causa della loro sessualità e del loro
spirito di associazione.
La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere concepita come la volontà di
ricostituire l’equilibrio tra i sessi, incoraggiando il principio
femminile in una nuova era di illuminazione. Ciò non significa la
restaurazione della precisa forma primordiale di adorazione, ma
piuttosto di una nuova visione di equilibrio tra i principi maschile e
femminile.
Un’altra derivazione del termine Typhon si trova nella sua affinità con
il Tifone. Il tifone è una forza vorticosa potente e distruttiva. E’ la
forza e il fuoco che caratterizzano l’Eone di Horus, che ha provocato
catastrofi
e rovine sul mondo fin dal suo avvento, nel 1904.
Il Tifone entra in un’area precedentemente calma e crea il caos
distruttivo. In modo simile la Magick è trasformativa. Spesso è
necessario devastare il vecchio ordine in modo che il nuovo possa
emergere. Ciò può essere molto pericoloso per coloro che non sono
preparati ai rapidi cambiamenti che la sua pratica scatenerà. Il suo
impatto sulla nostra coscienza susciterà mutazioni interne ed esterne
che possono creare un effetto domino. In poche parole ciò può provocare
enormi difficoltà e dobbiamo essere preparati per il cambiamento.
Tuttavia la prospettiva Typhoniana è più ampia di quella umana. La
coscienza umana è limitata ad una ristretta banda di frequenze di
coscienza cosmica. Come maghi Typhoniani siamo impegnati
nell’allargamento di tale banda di frequenze e nell’espansione della
consapevolezza oltre ciò che è stato comunemente assunto come limite
umano.
Il termine Typhoniano ha diversi significati. La fondamentale
implicazione è comunque quella di un’espansione della coscienza oltre la
normale condizione. Nei termini di Oppositore, esso rappresenta la
nostra opposizione all’accettazione di una visione limitata di noi
stessi, della nostra condizione e della compiacenza di sé.
Il potere del Tifone può distruggere questi falsi ideali affinché
possiamo percepire un più alto piano di coscienza.
L’Emersione della Tradizione Typhoniana
Il Liber Al, I:56, dichiara che tutte le parole sono sacre e tutti i
profeti sono veri; tranne coloro che comprendono solo un poco.
Gli ultimi 100 anni hanno visto la nascita di un nuovo Eone di
illuminazione foriera di una nuova libertà accademica, libera dai lacci
della superstizione. Ciò ha aumentato la nostra consapevolezza storica e
messo in viva luce la violenta soppressione del pensiero umano e della
spiritualità, che avvenne sotto la guida dei leader della Cristianità.
Queste atroci persecuzioni, di natura patriarcale, minacciarono tutti i
liberi pensatori, cristiani o meno, con torture e morti barbariche. La
Chiesa Cattolica fu il maggiore imputato. Questa fu una delle ragioni
predominanti per la segretezza della tradizione occulta: proteggere gli
iniziati delle scuole misteriche dagli occhi indiscreti delle autorità e
preservare i loro segreti. La parola “occulto” significa letteralmente
“nascosto”. Ma non fu solo la Chiesa Cattolica, nelle sue varie guise, a
sopprimere le informazioni ritenute eretiche. Nell’Antico Egitto, le cui
dinastie occuparono diverse migliaia di anni, si scatenò una grande
battaglia spirituale quando gli iniziati cercarono di interpretare le
loro realizzazioni alla luce del clima politico e del cambiamento delle
circostanze.
Il Dio Set che è simbolicamente rappresentato dal pianeta Saturno ed è
il “pianeta dietro il pianeta” di Venere, è rappresentato in modo simile
dalla stella Sirio come “il Sole dietro il Sole”. Effettivamente ciò
rappresenta Set come l’Iniziatore, la vera sorgente creativa della
vibrante influenza stellare che determina l’espansione della
consapevolezza. Come una comune conoscenza della tradizione iniziatica,
Set è il tipo “buono” descritto successivamente come il tipo “cattivo”.
Se spogliate degli indesiderati attributi morali, mitologie come quella
di Caino e Abele e quella della Bestia Selvaggia e la Donna Scarlatta
del Libro della Rivelazione assumono la loro vera luce. Psicologicamente
questo ha l’effetto di sottoporre l’iniziato ad un test sugli intenti, e
contemporaneamente tenere alla larga il profano. Il potere della
mutazione di tipo typhoniano, che apporta iniziazione, corrisponde
all’eterna battaglia in natura tra l’ordine ed il caos. L’iniziazione è
portata a causare il caos causando cambiamenti nei nostri modelli di
pensiero e nelle nostre percezioni condizionate. Ciò è quindi una
minaccia per lo status-quo e potenzialmente per chiunque abbia
l’interesse che le cose restino come sono.
La Tradizione Typhoniana è chiaramente una tradizione di iniziazione e
le iniziazioni sono realizzazioni. La storia mostra che c’è sempre stato
chi ha intravisto un disegno più grande e che la tradizione della
conoscenza sopravvive fino ai giorni nostri.
Nella simbologia dell’Albero della Vita il pianeta Saturno e il dio Set
corrispondono a Binah, il Sephira chiamato Comprensione.
Questa tradizione di iniziazione, ha mascherato sé stessa in molte forme
nelle epoche ma il suo spirito visionario è rimasto intatto.
Sebbene questo lignaggio possa, in alcuni casi, essere presentato
storicamente, è importante riconoscerlo come lignaggio magico, un
termine conosciuto come Parampara. Vale a dire che ci sono stati
avvenimenti esterni o extraterrestri che hanno illuminato la coscienza
dell’uomo nelle varie epoche della nostra evoluzione. Questi riverberi,
quando effettivamente canalizzati, agiscono come una sorgente creativa
di vibrazione, quelle correnti che poi istruiscono i programmi
scientifici e religiosi per il genere umano.
Non deve meravigliare che grandi scienziati, uomini come Leonardo Da
Vinci e Sir Isaac Newton furono occultisti, e che J.G.Frazer, autore di
“Golden Bough”, descriva la scienza come una magia di successo.
Con l’avvento del Nuovo Eone, Aleister Crowley divenne lo strumento per
la risorgenza della primitiva tradizione Egiziana, quella degli
adoratori di Set-Typhon come opposta alla trinità Osiridea. La
differenza essenziale tra le due è l’enfasi posta sul genere sessuale
del principio. Set-Typhon rappresentava la vergine madre e suo figlio,
mentre il culto Osirideo rappresentava la paternità individualizzata. In
questo contesto di risorgenza, potrebbe essere notato che il Libro della
Legge fu una potente trasmissione Typhoniana, in una nuova era di
venerazione e dovuto riconoscimento al principio femminile. Essa è
riferita come Nuit, il cerchio infinito. Comunque, a differenza dell’età
dell’oro dell’Egitto Typhoniano, il principio maschile avrà anch’esso un
posto riconosciuto. Egli è l’onnipresente punto conosciuto come Hadit.
Tuttò ciò non avrà similitudini con l’orrenda era oscura degli dei
morenti, il cui squilibrato patriarcato causò così tanta inutile
sofferenza, ma piuttosto con l’equilibrio Maatiano tra l’ardente energia
creativa in combinazione armoniosa con le qualità femminili di intonata
delicatezza, intuizione e recettività. Set è il Dio dell’iniziazione e
Saturno è il pianeta del Karma. L’iniziazione avviene distruggendo tutti
gli indesiderati impedimenti al progresso. Il caos causato dall’indagine
sul nostro karma, è una parte essenziale del processo di realizzazione
della nostra vera volontà in un movimento privo di restrizioni. I veli
opachi sono tolti così che la vera luce della comprensione può
risplendere.
Crowley lottò per esporre le sue scoperte e le sue comprensioni
iniziatiche in una moderna struttura. Ciò creò il caos perché scosse e
spaventò la gente immersa nella loro esistenza di sogno e avvolta nelle
superstizioni del vecchio Eone.
Crowley fu demonizzato per tutta la vita, etichettato come l’uomo più
perverso del mondo, nello stesso modo in cui gli Osiridei ed i Cristiani
demonizzarono la forza creativa come il malvagio Set o Satana. Crowley
chiamò i veri individui ad adottare la causa Typhoniana ed è
interessante notare che il suo Santo Angelo Guardiano era Shaitan-Aiwass,
una forma di Set l’Iniziatore.
Fortunatamente queste attitudini stanno cambiando, e nonostante tutti i
suoi errori e le difficoltà, Crowley sopravvisse per deporre le vitali
fondazioni spirituali del nostro nuovo mondo. Invocando Set-Horus egli
influenzò la nozione che noi siamo dei e scatenò la realizzazione di un
potenziale creativo illimitato.
L’onda della corrente continua a sorgere e due figli magici di Crowley
furono posti a stabilire il passo del cambiamento.
Inizialmente ci fu Frater Achad, che scoprì la chiave del Liber Al, e
che preannunciò il parallelo Eone di Maat nella primavera del 1948,
quarantaquattro anni dopo l’alba dell’Eone di Horus. Gli studi
qabalistici di Achad hanno apportato molta luce sulla crescente
comprensione del concetto di spazio e tempo, e posto le basi ad altri
iniziati per raggiungere ulteriori scoperte di rilevanza per la
tradizione Typhoniana. Egli fu anche lo scopritore del vero significato
della trinità Thelemica 93.
Successivamente ci fu Kenneth Grant, che assunse il controllo dell’O.T.O.
nel 1935, stabilendo la loggia Nu-Iside che canalizzò vibrazioni
provenienti da razze esterne al nostro sistema solare. I frutti di
queste operazioni sono stati registrati nella serie conosciuta come
Trilogie Typhoniane, testi che hanno sviluppato l’opera di Crowley e di
altri Iniziati alla luce di nuove ricerche.
E’ interessante notare che Grant fu anche amico del pittore surrealista
ed occultista Austin Osman Spare. Spare dichiarava di essere stato
iniziato da una maestra strega chiamata Yelg Paterson e fu per un breve
periodo di tempo un membro della A.’.A.’.
sotto Crowley. Spare andò successivamente a sviluppare il proprio
sistema magico conosciuto come i Culti Zos Kia che includevano la
combinazione di un sistema di sigilli che egli chiamò l’Alfabeto del
Desiderio. Sebbene differente dal sistema di iniziazione della AA, i
principi essenziali rivelano la stessa sorgente magica: la corrente
Typhoniana 93.
Tale corrente è onnicomprensiva e non deve sorprendere che molti gruppi
occulti, di tradizioni esteriore abbastanza differente si stanno
amalgamando.
Ciò a causa della crescente consapevolezza che condividiamo la stessa
eredità; una eredità magica. E’ la vorticosa Tradizione Typhoniana, una
chiave vibratoria attiva su tutti i piani dell’evoluzione dell’umanità.
La Tradizione Typhoniana Oggi
La Tradizione Typhoniana, come abbiamo citato, rappresenta la forza e il
fuoco, ed il suo effetto è una fiamma di ispirazione e devozione nel
cuore di ogni iniziato. Questa è la fiamma di Hadit che brucia nel cuore
di ognuno, che è individuale per ogni iniziato, sebbene sia una fiamma
comune. Nello stesso modo la Shakti, che è il potere individuale
Kundali-Shakti, e la Shakti che sostiene la manifestazione che noi
conosciamo come esistenza, non sono due ma una e la stessa.
Sebbene per tutta l’umanità ci sia un’apparenza di individualità che,
come iniziati, dobbiamo imparare ad affrontare, con il progresso della
nostra iniziazione il nostro senso di individualità si dissolverà
progressivamente. Questo perché ogni cosa nell’universo e connessa ad
ogni altra cosa.
Ma ovviamente dobbiamo iniziare da qualche parte e sebbene la coscienza
sia un continuum, possediamo un senso del sé che abbiamo la necessità di
purificare. L’iniziazione, la comprensione e la purificazione che questo
processo comporta, varierà per ogni persona. E’ errato pensare che ci
sia una semplice prescrizione per l’illuminazione, nello stesso modo in
cui non c’è una formula assoluta per la felicità. Ciò che possiamo fare
è applicare i principi magici al nostro dharma, o modello di essere.
Ogni persona sul sentiero, si svilupperà differentemente scoprendo il
vero sé, o essenza, che aiuterà l’iniziato ad entrare maggiormente in
contatto con l’universo. Un esempio di questa variazione tra individui,
può essere il tipo di approccio che l’aspirante assume con un testo
spirituale come il Libro della Legge. Questa trasmissione ha ricevuto
nel passato una mole enorme di illustri commentari, ma il suo valore più
prezioso è quello che risulta a noi personalmente, la diretta esperienza
spirituale che raggiungiamo, permettendo al suo fuoco di illuminare i
più segreti recessi del nostro essere. In questo modo siamo in grado di
trascendere le considerazioni speculative e filosofiche e ritrovare lo
spirito. Per fare ciò possiamo scegliere i nostri personali rituali e
meditazioni attorno a particolari passaggi che risultano importanti, ma
il punto veramente importante è comprendere e liberare la propria
originalità.
Iniziazione significa il sentiero verso l’interno, sebbene
paradossalemente questo conduce all’esterno. Il concetto non è quello di
udire la descrizione di ciò che si prova bevendo un bicchiere d’acqua ma
di berlo direttamente. E’ un viaggio alla sorgente del Nilo, alla
sorgente che si trova all’interno. Quando scopriamo ciò, abbiamo anche
trovato il vero guru.
La Coscienza è un continuum. Le parole, sub-conscio, inconscio,
super-coscienza e coscienza cosmica sono esclusivamente classificazioni
intellettuali che forniscono delle definizioni ad aspetti di questo
continuum. Possiamo parlare della “nostra” coscienza ma ciò è realmente
un’illusione. Non possediamo la coscienza ma piuttosto essa possiede
noi, ed opera attraverso di noi, inoltre la nostra coscienza è fluida e
non fissa, in virtù della consapevolezza del passaggio tra un istante ed
il successivo. L’iniziazione potrebbe essere considerata come il
processo di dissolvere i veli che oscurano la coscienza.
A volte ci serve del tempo per renderci conto che ogni cosa che esiste è
coscienza in transizione; aggregazioni cangianti che possono apparirci
in forma stabile. La pratica mistica di varie tradizioni, e in tutte le
epoche, ha messo in grado gli iniziati di entrare in sintonia con questa
realtà. E la frase “entrare in sintonia” è particolarmente appropriata
in quanto suggerisce i campi di frequenza. Ciò può essere una
spiegazione del perché come umani, non percepiamo l’intera gamma di
frequenze della coscienza. Semplicemente la nostra banda di coscienza è
ristretta, e si è evoluta per includere l’istinto alla sopravvivenza, e
tutto ciò che comporta.
Il potenziale della coscienza umana è comunque vasto, e la pratica
magica e quella mistica possono ampliarne la banda, rendendoci
consapevoli di ambiti più ampi e più profondi che superino le nostre
percezioni ordinarie.
Meditazioni regolari o esercizi di respirazione (pranayama) possono
avere effetti impressionanti, sebbene essi tenderanno a dissolversi, a
divenire distanti e simili a sogni. Comunque, la pratica regolare,
disciplinata e sorretta, rende l’effetto permanente, e conduce ad un
livello totale ed irreversibile dell’iniziazione.
Ciò significa che la banda della nostra coscienza è stata ampliata
permanentemente. (Come imparare a guidare un’auto; una volta che hai
imparato non lo dimenticherai mai). Quando questo accade diveniamo
sempre più consapevoli della nostra reale identità e sempre meno
coinvolti con la maschera della nostra incarnazione umana.
Questa è un’aspirazione gloriosa, e la cosa per cui vale la pena di
lottare come maghi, streghe, stregoni e sciamani.
L’esistenza quotidiana degli uomini è uno stato di sonno e di sogno.
L’Iniziazione è un processo di risveglio. Differenti Tradizioni hanno
differenti terminologie, ma essenzialmente si riferiscono alla stessa
cosa. Si può scegliere il processo di risveglio di Kundalini, variare il
punto della concentrazione o gioire della conoscenza e della
conversazione con il Santo Angelo Guardiano.
Sebbene possano essere considerate esperienze differenti, esse
condividono un comune obiettivo: la trascendenza della natura umana
dalle limitazioni dell’esistenza terrena, l’espansione della banda di
frequenza di percezione.
Abbiamo precedentemente affermato che il cuore della Tradizione
Typhoniana è quello della forza e del fuoco. Nella mitologia ciò è
simboleggiato come il Serpente o il Dragone del Profondo, una potente
entità che emerge dalle profondità della consapevolezza, sinuosamente e
silenziosamente, mentre produce la devastazione. Ciò che viene
devastata è la restrizione della consapevolezza umana. “Io vengo non a
portare la pace ma la spada”.
Ciò può essere inteso come l’intrusione nella coscienza umana di
qualcosa di esterno, qualcosa che si trova oltre. Questa stessa idea
appare nella Gnosi di Lovecraft come Cthulhu, il dio che sorge dal mare
dopo aver dormito per ere.
Il Santo Angelo Guardiano è un’entità che senza dubbio incontreremo se
avremo effettivamente percorso il nostro sentiero di iniziazione. Egli
non è un’entità statica ed oggettiva ma un’apparizione dell’eternità.
La consapevolezza è elastica, muta e fluida, si espande e si contrae.
Come la lunghezza d’onda della nostra consapevolezza viene rifinita ed
espansa in virtù dell’esperienza magica e mistica, così la coscienza
cosmica si farà strada sempre di più, così come le nuvole si aprono
momentaneamente per lasciare risplendere il sole. Questi momenti saranno
passeggeri, perché per quanto desiderosi possiamo essere, il limite
temporale della nostra mente non ci permette di afferrare l’infinito e
l’eterno dalla sua prospettiva transitoria, però la nostra
consapevolezza può essere trasportata fuori dal circolo del tempo per
alcuni istanti, in modo da sperimentare l’infinità del divino,
rappresentato oggettivamente come l’Angelo. L’inerzia dell’oceano della
consapevolezza si esprime nell’assimilazione dei vortici più piccoli in
quelli più grandi. Così è l’Angelo che si muove verso l’aspirante quando
il tempo è giunto; l’aspirante avverte quando questo tempo si sta
avvicinando, e prepara se stesso o se stessa per il ricongiungimento.
Come detto precedentemente, il reale guru è interno, e nei termini
Thelemici ciò rappresenta la Vera Volontà, che non è altro che una
sfaccettatura della Volontà Universale, o coscienza cosmica. Quando
abbiamo scoperto la nostra Vera Volontà, l’allineamento con essa
dovrebbe seguire automaticamente, e sebbene questo può non essere
facile, abbiamo il movimento dell’universo dietro di noi. Fino a che
raggiungiamo questo stato dovrebbe essere ricordato che tutti i guru e
gli Angeli sono esteriorizzazioni del Guru interiore – la Vera Volontà.
C’è una direzione ed un moto nella nostra iniziazione, una spinta
gravitazionale che ci attrae. Con la pratica costante e la disciplina la
nostra consapevolezza viene rifinita ed espansa.
E’ la caparbia azione verso questo progresso che accelera il passo della
nostra evoluzione, e può risparmiarci parecchie penose incarnazioni
sulla via del Nirvana.
Abnegazione, persistenza e disciplina sono assolutamente essenziali se
intendiamo espandere permanentemente la nostra consapevolezza .
Alcuni possono aver notato il termine di
entità preter-umana e, in questo contesto, questa frase può essere
intesa come ciò che sta oltre l’umano. Nella tradizione occulta si
accetta l’esistenza di esseri spirituali esistenti al di fuori della
portata generale della manifestazione umana, e comunque non soggetti
alle stesse leggi di spazio e tempo che operano nella nostra dimensione.
La storia è piena di racconti di contatti tra tali esseri e gli umani.
Esempi che vengono alle mente sono le sedute del Dr.John Dee e Sir
Adward Kelly e il contatto di Aleister Crowley con Aiwass, Amalantrah e
Abuldiz. Il contatto con tali forze elevate è abitualmente considerato
come benefico, apportatore di proficui risultati in fatto di
comunicazione, di conoscenza e comprensione.
Alcuni sostengono che il grande numero di avvistamenti ufologici
riportati a partire dallo scoppio della prima bomba atomica nel 1947
rappresenta una manifestazione di tali contatti, ma tutto ciò va oltre i
limiti di questa discussione.
Sebbene ci siano casi di apparizioni spontanee di tali esseri, nella
maggioranza dei casi il mago o aspirante deve prepararsi con un intenso
lavoro magico, forse anche per molti anni. Lo scopo di ciò è duplice;
prima di tutti preparare il sistema umano all’impatto con forze
preter-umane, e in secondo luogo rifinire la percezione e la sensibilità
in modo che il contatto possa essere stabilito e sviluppato.
Vi è anche la questione molto importante dello sviluppo della
discriminazione, perché rimane il fatto che siamo circondati da una
quantità di entità occulte che si trovano al di fuori della nostra
normale banda di percezione umana.
E’ importante non “confondere i piani” in quanto un gran numero di
imbroglioni presenti nel piano astrale possono convincerci che “siamo
Gesù e abbiamo una missione da compiere!”
Non dobbiamo dimenticare che la coscienza è un continuun che include
tutti i generi di intelligenza, all’interno dei quali c’è una
moltitudine di aggregati transitori, molti dei quali possono competere
fra loro per la nostra attenzione.
C’è una particolare
intelligenza preter-umana, che è stata associata alla Corrente
Typhoniana negli anni recenti e che è l’entità conosciuta come LAM. Un
ritratto del Lam fu realizzato da Aleister Crowley circa nel 1917 a New
York ed apparve per la prima volta in Blue Equinox nel 1919. Questo
ritratto fu ottenuto quasi certamente attraverso le operazioni
conosciute come “Amalantrah Working”, dello stesso periodo. Il disegno
fu affidato a Kenneth Grant nel 1945, e la sua immagine ipnotica porta
un’inquietante rassomiglianza con gli alieni extraterrestri
rappresentati nella moderna cinematografia, sebbene esso fu realizzato
molti anni prima che questo simbolo archetipo fosse stilizzato. Si
potrebbe dire che i culti ufologici di oggi hanno in qualche modo
mitologizzato, in termini mondani, l’incursione extraterrestre esterna,
che può del resto essere considerata anche come la manifestazione di un
effetto sedimentato del subconscio.
Quando ci riferiamo
al Lam, o all’intelligenza preter-umana in generale, viene generalmente
posta una domanda: “E’ un’entità o un’energia?” ancora una volta il
problema sorge cercando di descrivere qualcosa di non umano dal punto di
vista dalla prospettiva umana; in questo modo la tendenza mentale a
dividere in categorie tende a collassare.
I fisici nucleari affrontano un dilemma simile a livello sub-atomico,
dovendo stabilire se il materiale quantico possa essere definito come
una particella o un’onda di energia.
Il Lam potrebbe
forse essere considerato come una maschera che vela aree della coscienza
che esistono oltre la nostra consapevolezza di base. Operando con il Lam
possiamo sperimentare ciò che conduce oltre e gioire di maggiore
consapevolezza percettiva.
Questa è l’essenza del contatto extraterrestre.Dimenticate così i
piccoli uomini verdi in tuta aderente, che è un modo molto umano di
guardare alla cosa, e pensate invece di sperimentare un vasto oceano di
consapevolezza che, una volta assaporato, porrà le nostre umane
vicissitudini e difficoltà in una prospettiva più bilanciata.
Questa è l’inseminazione dell’umano da parte del preter-umano.
La Tradizione
Typhoniana dovrebbe essere vista quindi come un effetto trasformativo di
contatto con quelle forze che si trovano oltre l’umana consapevolezza.
Lo scopo di ciò è trasformare la coscienza umana, ampliandola,
approfondendola ed arricchendola.
Esiste un grande spazio interno, che occupa una banda di frequenza
pressocchè illimitata, di cui noi uomini siamo solo una piccola parte,
un frammento.
Per estendere la nostra condizione dobbiamo desiderare il contatto
esterno, l’ingresso esterno, e prepararci per il vorticoso effetto che
questo genererà sulla nostra consapevolezza. La velocità di adattamento
della nostra consapevolezza è la chiave della nostra sopravvivenza, e il
suo successo sarà, come sempre è stato, il fattore cardinale nella
continuità della nostra evoluzione come esseri umani.
Abbracciando la
corrente Typhoniana noi abbracciamo il nostro destino con infuocata
energia creativa che ci trasporterà in nuovi mondi di meraviglia.
Gioia ed armonioso
equilibrio formeranno la parte essenziale del sogno che avremo scelto
quando, festeggeremo il successo della nostra vera volontà, posseduti
dalla volta stellata di Nuit.
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