La Tradizione Typhoniana

tratto dall’articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton
 

Definizione di Tradizione Typhoniana

Il termine Typhoniano fu usato estensivamente dal brillante studioso del 19esimo secolo Gerald Massey nella sua monumentale opera sulla religione antica, come una descrizione dei culti che adoravano la dea primordiale, identificata con la costellazione dell’Orsa Maggiore. L’adorazione della Dea, come si suppone ampiamente, precedette tutte le forme di adorazione di dio maschile e la sua essenza è ancora oggi riflessa in termini come “Madre Natura”.

Si ritiene verosimile che in queste primitive fasi della civiltà il ruolo del maschio nella procreazione non fosse compreso pienamente. Concepimento, gestazione e nascita sarebbero state viste come un processo misterioso della donna che si divideva dando vita a una nuova creatura.
In questo stadio troviamo che la dea Typhon e suo figlio Set sono riferiti quasi come una comune entità.

Con l’evolversi della civiltà ci fu un graduale cambiamento di tale convinzione, e l’adorazione si spostò da una fase lunare e matriarcale (la dea) ad uno stadio maschile, solare-fallico. In questo tempo il ruolo del maschio nella procreazione fu compreso pienamente e risultato di ciò fu il drammatico mutamento dei culti, nei quali fu posta una maggiore enfasi sul principio maschile rispetto a quello femminile.
Le varie divinità non sfuggirono a questa onda di revisionismo e l’adorazione a un dio maschile divenne la nuova ortodossia. Coloro che persistettero ad adorare la dea furono visti dapprima come antiquati, poi come bizzarri e perversi, ed infine come una vera e propria minaccia. La visione solare si consolidò nella politica come struttura sociale patriarcale e ciò produsse una netta separazione tra le correnti di adorazione lunare e solare, che si concretizzò nel conflitto sociale in cui gli aderenti all’antica forma di adorazione, i Typhoniani, ebbero la peggio.

Fu allora che i Typhoniani, cominciarono ad essere visti come gli Oppositori; coloro che nuotano contro la corrente della maggioranza dei loro contemporanei. Nella maggior parte del periodo dinastico dell’antico Egitto, Set, Set-Typhon o anche semplicemente Typhon fu descritto come l’Oppositore, impegnato in una perpetua  battaglia con Horus.
Si deve tenere presente che il cambiamento dei tempi fu anche il cambiamento delle culture e delle mitologie  che venivano rappresentate.
In questo stadio, per esempio, il termine “Typhon” è sinonimo di Set come il tormentatore di Horus, piuttosto che come la dea primordiale dei tempi primitivi. Nel mondo Giudeo-Cristiano, le cui tradizioni furono profondamente influenzate dalla civiltà Egiziana, l’oppositore fu identificato come Satana, Lucifero, il Diavolo.
Il termine Satana deriva dalla congiunzione del dio Set con la dea Egiziana della Luna An. In queste tradizioni la donna è descritta come la tentatrice, per mezzo del sesso, la sensualità e le necessità fisiche che venivano considerate malefiche ed impure.
Nel Giudaismo ortodosso, per esempio, che deriva la sua autorità dal patriarcato storico del vecchio testamento, una donna durante le mestruazioni è considerata impura e viene segregata.(Deuteronomio).
E’ una triste ironia il considerare che gli uomini si rivoltarono contro la stessa Madre Natura, considerandola impura, quando niente poteva essere più lontano dalla verità. Tempi più recenti, tempi di orrendi estremismi della misoginia radicata nella religione patriarcale, videro decine di migliaia di donne torturate e bruciate sul rogo come streghe ed eretiche, semplicemente a causa della loro sessualità e del loro spirito di associazione.

La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere concepita come la volontà di ricostituire l’equilibrio tra i sessi, incoraggiando il principio femminile in una nuova era di illuminazione. Ciò non significa la restaurazione della precisa forma primordiale di adorazione, ma piuttosto di una nuova visione di equilibrio tra i principi maschile e femminile.

Un’altra derivazione del termine Typhon si trova nella sua affinità con il Tifone. Il tifone è una forza vorticosa potente e distruttiva. E’ la forza e il fuoco che caratterizzano l’Eone di Horus, che ha provocato catastrofi
e rovine sul mondo fin dal suo avvento, nel 1904.

Il Tifone entra in un’area precedentemente calma e crea il caos distruttivo. In modo simile la Magick è trasformativa.  Spesso è necessario devastare il vecchio ordine in modo che il nuovo possa emergere. Ciò può essere molto pericoloso per coloro che non sono preparati ai rapidi cambiamenti che la sua pratica scatenerà. Il suo impatto sulla nostra coscienza susciterà mutazioni interne ed esterne che possono creare un effetto domino. In poche parole ciò può provocare enormi difficoltà e dobbiamo essere preparati  per il cambiamento.

Tuttavia la prospettiva Typhoniana è più ampia di quella umana. La coscienza umana è limitata ad una ristretta banda di frequenze di coscienza cosmica. Come maghi Typhoniani siamo impegnati nell’allargamento di tale banda di frequenze e nell’espansione della consapevolezza oltre ciò che è stato comunemente assunto come limite umano.

Il termine Typhoniano ha diversi significati. La fondamentale implicazione è comunque quella di un’espansione della coscienza oltre la normale condizione. Nei termini di Oppositore, esso rappresenta la nostra opposizione all’accettazione di una visione limitata di noi stessi, della nostra condizione e della compiacenza di sé.
Il potere del Tifone può distruggere questi falsi ideali affinché possiamo percepire un più alto piano di coscienza.

 

L’Emersione della Tradizione Typhoniana

Il Liber Al, I:56, dichiara che tutte le parole sono sacre e tutti i profeti sono veri; tranne coloro che comprendono solo un poco.
Gli ultimi 100 anni hanno visto la nascita di un nuovo Eone di illuminazione foriera di una nuova libertà accademica, libera dai lacci della superstizione. Ciò ha aumentato la nostra consapevolezza storica e messo in viva luce la violenta soppressione del pensiero umano e della spiritualità, che avvenne sotto la guida dei leader della Cristianità. Queste atroci persecuzioni, di natura patriarcale,  minacciarono tutti i liberi pensatori, cristiani o meno, con torture e morti barbariche. La Chiesa Cattolica fu il maggiore imputato. Questa fu una delle ragioni predominanti per la segretezza della tradizione occulta: proteggere gli iniziati delle scuole misteriche dagli occhi indiscreti delle autorità e preservare i loro segreti. La parola “occulto” significa letteralmente “nascosto”. Ma non fu solo la Chiesa Cattolica, nelle sue varie guise, a sopprimere le informazioni ritenute eretiche. Nell’Antico Egitto, le cui dinastie occuparono diverse migliaia di anni, si scatenò una grande battaglia spirituale quando gli iniziati cercarono di interpretare le loro realizzazioni alla luce del clima politico e del cambiamento delle circostanze. 

Il Dio Set che è simbolicamente rappresentato dal pianeta Saturno ed è il “pianeta dietro il pianeta” di Venere, è rappresentato in modo simile dalla stella Sirio come “il Sole dietro il Sole”. Effettivamente ciò rappresenta Set come l’Iniziatore, la vera sorgente creativa della vibrante influenza stellare che determina l’espansione della consapevolezza. Come una comune conoscenza della tradizione iniziatica, Set è il tipo “buono” descritto successivamente come il tipo “cattivo”.

Se spogliate degli indesiderati attributi morali, mitologie come quella di Caino e Abele e quella della Bestia Selvaggia e la Donna Scarlatta del Libro della Rivelazione assumono la loro vera luce. Psicologicamente questo ha l’effetto di sottoporre l’iniziato ad un test sugli intenti, e contemporaneamente tenere alla larga il profano. Il potere della mutazione di tipo typhoniano, che apporta iniziazione, corrisponde all’eterna battaglia in natura tra l’ordine ed il caos.  L’iniziazione è portata a causare il caos causando cambiamenti nei nostri modelli di pensiero e nelle nostre percezioni condizionate. Ciò è quindi una minaccia per lo status-quo e potenzialmente per chiunque abbia l’interesse che le cose restino come sono.

La Tradizione Typhoniana è chiaramente una tradizione di iniziazione e le iniziazioni sono realizzazioni. La storia mostra che c’è sempre stato chi ha intravisto un disegno più grande e che la tradizione della conoscenza sopravvive fino ai giorni nostri.
Nella simbologia dell’Albero della Vita il pianeta Saturno e il dio Set corrispondono a Binah, il Sephira chiamato Comprensione.
Questa tradizione di iniziazione, ha mascherato sé stessa in molte forme nelle epoche ma il suo spirito visionario è rimasto intatto.
Sebbene questo lignaggio possa, in alcuni casi, essere presentato storicamente, è importante riconoscerlo come lignaggio magico, un termine conosciuto come Parampara.  Vale a dire che ci sono stati avvenimenti esterni o extraterrestri che hanno illuminato la coscienza dell’uomo nelle varie epoche della nostra evoluzione. Questi riverberi, quando effettivamente canalizzati, agiscono come una sorgente creativa di vibrazione, quelle correnti che poi istruiscono i programmi scientifici e religiosi per il genere umano.
Non deve meravigliare che grandi scienziati, uomini come Leonardo Da Vinci e Sir Isaac Newton furono occultisti, e che J.G.Frazer, autore di “Golden Bough”, descriva la scienza come una magia di successo.

Con l’avvento del Nuovo Eone, Aleister Crowley divenne lo strumento per la risorgenza della primitiva tradizione Egiziana, quella degli adoratori di Set-Typhon come opposta alla trinità Osiridea. La differenza essenziale tra le due è l’enfasi posta sul genere sessuale del principio. Set-Typhon rappresentava la vergine madre e suo figlio, mentre il culto Osirideo rappresentava la paternità individualizzata. In questo contesto di risorgenza, potrebbe essere notato che il Libro della Legge fu una potente trasmissione Typhoniana, in una nuova era di venerazione e dovuto riconoscimento al principio femminile. Essa è riferita come Nuit, il cerchio infinito. Comunque, a differenza dell’età dell’oro dell’Egitto Typhoniano, il principio maschile avrà anch’esso un posto riconosciuto. Egli è l’onnipresente punto conosciuto come Hadit. Tuttò ciò non avrà similitudini con l’orrenda era oscura degli dei morenti, il cui squilibrato patriarcato causò così tanta inutile sofferenza, ma piuttosto con l’equilibrio Maatiano tra l’ardente energia creativa in combinazione armoniosa con le qualità femminili di intonata delicatezza, intuizione e recettività. Set è il Dio dell’iniziazione e Saturno è il pianeta del Karma. L’iniziazione avviene distruggendo tutti gli indesiderati impedimenti al progresso. Il caos causato dall’indagine sul nostro karma, è una parte essenziale del processo di realizzazione della nostra vera volontà in un movimento privo di restrizioni. I veli opachi sono tolti così che la vera luce della comprensione può risplendere.

Crowley lottò per esporre le sue scoperte e le sue comprensioni iniziatiche in una moderna struttura. Ciò creò il caos perché scosse e spaventò la gente immersa nella loro esistenza di sogno e avvolta nelle superstizioni del vecchio Eone.

Crowley fu demonizzato per tutta la vita, etichettato come l’uomo più perverso del mondo, nello stesso modo in cui gli Osiridei ed i Cristiani demonizzarono la forza creativa come il malvagio Set o Satana. Crowley chiamò i veri individui ad adottare la causa Typhoniana ed è interessante notare che il suo Santo Angelo Guardiano era Shaitan-Aiwass, una forma di Set l’Iniziatore.

Fortunatamente queste attitudini stanno cambiando, e nonostante tutti i suoi errori e le difficoltà, Crowley sopravvisse per deporre le vitali fondazioni spirituali del nostro nuovo mondo. Invocando Set-Horus egli influenzò la nozione che noi siamo dei e scatenò la realizzazione di un potenziale creativo illimitato.

L’onda della corrente continua a sorgere e due figli magici di Crowley furono posti a stabilire il passo del cambiamento.
Inizialmente ci fu Frater Achad, che scoprì la chiave del Liber Al, e che preannunciò il parallelo Eone di Maat nella primavera del 1948, quarantaquattro anni dopo l’alba dell’Eone di Horus. Gli studi qabalistici  di Achad hanno apportato molta luce sulla crescente comprensione del concetto di spazio e tempo, e posto le basi ad altri iniziati per raggiungere ulteriori scoperte di rilevanza per la tradizione Typhoniana. Egli fu anche lo scopritore del vero significato della trinità Thelemica 93.
Successivamente ci fu Kenneth Grant, che assunse il controllo dell’O.T.O. nel 1935, stabilendo la loggia Nu-Iside che canalizzò vibrazioni provenienti da razze esterne al nostro sistema solare. I frutti di queste operazioni sono stati registrati nella serie conosciuta come Trilogie Typhoniane, testi che hanno sviluppato l’opera di Crowley e di altri Iniziati alla luce di nuove ricerche.

E’ interessante notare che Grant fu anche amico del pittore surrealista ed occultista Austin Osman Spare. Spare dichiarava di essere stato iniziato da una maestra strega chiamata Yelg Paterson e fu per un breve periodo di tempo un membro della A.’.A.’. sotto Crowley. Spare andò successivamente a sviluppare il proprio sistema magico conosciuto come i Culti Zos Kia che includevano la combinazione di un sistema di sigilli che egli chiamò l’Alfabeto del Desiderio. Sebbene differente dal sistema di iniziazione della AA, i principi essenziali rivelano la stessa sorgente magica: la corrente Typhoniana 93.
Tale corrente è onnicomprensiva e non deve sorprendere che molti gruppi occulti, di tradizioni esteriore abbastanza differente si stanno amalgamando.
Ciò a causa della crescente consapevolezza che condividiamo la stessa eredità; una eredità magica. E’ la vorticosa Tradizione Typhoniana, una chiave vibratoria attiva su tutti i piani dell’evoluzione dell’umanità.

 

La Tradizione Typhoniana Oggi

La Tradizione Typhoniana, come abbiamo citato, rappresenta la forza e il fuoco, ed il suo effetto è una fiamma di ispirazione e devozione nel cuore di ogni iniziato. Questa è la fiamma di Hadit che brucia nel cuore di ognuno, che è individuale per ogni iniziato, sebbene sia una fiamma comune. Nello stesso modo la Shakti, che è il potere individuale Kundali-Shakti, e la Shakti che sostiene la manifestazione che noi conosciamo come esistenza,  non sono due ma una e la stessa.

Sebbene per tutta l’umanità ci sia un’apparenza di individualità che, come iniziati, dobbiamo imparare ad affrontare, con il progresso della nostra iniziazione il nostro senso di individualità si dissolverà progressivamente. Questo perché ogni cosa nell’universo e connessa ad ogni altra cosa.
Ma ovviamente dobbiamo iniziare da qualche parte e sebbene la coscienza sia un continuum, possediamo un senso del sé che abbiamo la necessità di purificare. L’iniziazione, la comprensione e la purificazione che questo processo comporta, varierà per ogni persona. E’ errato pensare che ci sia una semplice prescrizione per l’illuminazione, nello stesso modo in cui non c’è una formula assoluta per la felicità. Ciò che possiamo fare è applicare i principi magici al nostro dharma, o modello di essere. Ogni persona sul sentiero, si svilupperà differentemente scoprendo il vero sé, o essenza, che aiuterà l’iniziato ad entrare maggiormente in contatto con l’universo. Un esempio di questa variazione tra individui, può essere il tipo di approccio che l’aspirante assume con un testo spirituale come il Libro della Legge. Questa trasmissione ha ricevuto nel passato una mole enorme di illustri commentari, ma il suo valore più prezioso è quello che risulta a noi personalmente, la diretta esperienza spirituale che raggiungiamo, permettendo al suo fuoco di illuminare i più segreti recessi del nostro essere. In questo modo siamo in grado di trascendere le considerazioni speculative e filosofiche e ritrovare lo spirito. Per fare ciò possiamo scegliere i nostri personali rituali e meditazioni attorno a particolari passaggi che risultano importanti, ma il punto veramente importante è comprendere e liberare la propria originalità.

Iniziazione significa il sentiero verso l’interno, sebbene paradossalemente questo conduce all’esterno. Il concetto non è quello di udire la descrizione di ciò che si prova bevendo un bicchiere d’acqua ma di berlo direttamente. E’ un viaggio alla sorgente del Nilo, alla sorgente che si trova all’interno. Quando scopriamo ciò, abbiamo anche trovato il vero guru.

La Coscienza è un continuum. Le parole, sub-conscio, inconscio, super-coscienza e coscienza cosmica sono esclusivamente classificazioni intellettuali  che forniscono delle definizioni ad aspetti di questo continuum. Possiamo parlare della “nostra” coscienza ma ciò è realmente un’illusione. Non possediamo la coscienza ma piuttosto essa possiede noi, ed opera attraverso di noi, inoltre la nostra coscienza è fluida e non fissa, in virtù della consapevolezza del passaggio tra un istante ed il successivo. L’iniziazione potrebbe essere considerata come il processo di dissolvere i veli che oscurano la coscienza.

A volte ci serve del tempo per renderci conto che ogni cosa che esiste è coscienza in transizione; aggregazioni cangianti che possono apparirci in forma stabile. La pratica mistica di varie tradizioni, e in tutte le epoche, ha messo in grado gli iniziati di entrare in sintonia con questa realtà. E la frase “entrare in sintonia” è particolarmente appropriata in quanto suggerisce i campi di frequenza. Ciò può essere una spiegazione del perché come umani, non percepiamo l’intera gamma di frequenze della coscienza. Semplicemente la nostra banda di coscienza è ristretta, e si è evoluta per  includere l’istinto alla sopravvivenza, e tutto ciò che comporta.
Il potenziale della coscienza umana è comunque vasto, e la pratica magica e quella mistica possono ampliarne la banda, rendendoci consapevoli di ambiti più ampi e più profondi che superino le nostre percezioni ordinarie.
Meditazioni regolari o esercizi di respirazione (pranayama) possono avere effetti impressionanti, sebbene essi tenderanno a dissolversi, a divenire distanti e simili a sogni. Comunque, la pratica regolare, disciplinata e sorretta, rende l’effetto permanente, e conduce ad un livello totale ed irreversibile dell’iniziazione.

Ciò significa che la banda della nostra coscienza è stata ampliata permanentemente. (Come imparare a guidare un’auto; una volta che hai imparato non lo dimenticherai mai). Quando questo accade diveniamo  sempre più consapevoli della nostra reale identità e sempre meno coinvolti con la maschera della nostra incarnazione umana.

Questa è un’aspirazione gloriosa, e la cosa per cui vale la pena di lottare come maghi, streghe, stregoni e sciamani.

L’esistenza quotidiana degli uomini è uno stato di sonno e di sogno. L’Iniziazione è un processo di risveglio. Differenti Tradizioni hanno differenti terminologie, ma essenzialmente si riferiscono alla stessa cosa. Si può scegliere il processo di risveglio di Kundalini, variare il punto della concentrazione o gioire della conoscenza e della conversazione con il Santo Angelo Guardiano.

Sebbene possano essere considerate esperienze differenti, esse condividono un comune obiettivo: la trascendenza della natura umana dalle limitazioni dell’esistenza terrena, l’espansione della banda di frequenza di percezione.

Abbiamo precedentemente affermato che il cuore della Tradizione Typhoniana è quello della forza e del fuoco. Nella mitologia ciò è simboleggiato come il Serpente o il Dragone del Profondo, una potente entità che emerge dalle profondità della consapevolezza, sinuosamente e silenziosamente, mentre produce la devastazione.  Ciò che viene devastata è la restrizione della consapevolezza umana. “Io vengo non a portare la pace ma la spada”.

Ciò può essere inteso come l’intrusione nella coscienza umana di qualcosa di esterno, qualcosa che si trova oltre. Questa stessa idea appare nella Gnosi di Lovecraft come Cthulhu, il dio che sorge dal mare dopo aver dormito per ere.

Il Santo Angelo Guardiano è un’entità che senza dubbio incontreremo se avremo effettivamente percorso il nostro sentiero di iniziazione. Egli non è un’entità statica ed oggettiva ma un’apparizione dell’eternità.
La consapevolezza è elastica, muta e fluida, si espande e si contrae. Come la lunghezza d’onda  della nostra consapevolezza viene rifinita ed espansa in virtù dell’esperienza magica e mistica, così la coscienza cosmica si farà strada sempre di più, così come le nuvole si aprono momentaneamente per lasciare risplendere il sole. Questi momenti saranno passeggeri, perché per quanto desiderosi possiamo essere, il limite temporale della nostra mente non ci permette di afferrare l’infinito e l’eterno dalla sua prospettiva transitoria, però la nostra consapevolezza può essere trasportata fuori dal circolo del tempo per alcuni istanti, in modo da sperimentare l’infinità del divino, rappresentato oggettivamente come l’Angelo. L’inerzia dell’oceano della consapevolezza si esprime nell’assimilazione dei vortici più piccoli in quelli più grandi. Così è l’Angelo che si muove verso l’aspirante quando il tempo è giunto; l’aspirante avverte quando questo tempo si sta avvicinando,  e prepara se stesso o se stessa per il ricongiungimento.

Come detto precedentemente, il reale guru è interno, e nei termini Thelemici ciò rappresenta la Vera Volontà, che non è altro che una sfaccettatura della Volontà Universale, o coscienza cosmica. Quando abbiamo scoperto la nostra Vera Volontà, l’allineamento con essa dovrebbe seguire automaticamente, e sebbene questo può non essere facile, abbiamo il movimento dell’universo dietro di noi. Fino a che raggiungiamo questo stato dovrebbe essere ricordato che tutti i guru e gli Angeli sono esteriorizzazioni del Guru interiore – la Vera Volontà.
C’è una direzione ed un moto nella nostra iniziazione, una spinta gravitazionale che ci attrae. Con la pratica costante e la disciplina la nostra consapevolezza viene rifinita ed espansa.
E’ la caparbia azione verso questo progresso che accelera il passo della nostra evoluzione, e può risparmiarci parecchie penose incarnazioni sulla via del Nirvana.
Abnegazione, persistenza e disciplina sono assolutamente essenziali se intendiamo espandere permanentemente la nostra consapevolezza .

Alcuni possono aver notato il termine di entità preter-umana e, in questo contesto, questa frase può essere intesa come ciò che sta oltre l’umano. Nella tradizione occulta si accetta l’esistenza di esseri spirituali esistenti al di fuori della portata generale della manifestazione umana, e comunque non soggetti alle stesse leggi di spazio e tempo che operano nella nostra dimensione.
La storia è piena di racconti di contatti tra tali esseri e gli umani. Esempi che vengono alle mente sono le sedute del Dr.John Dee e Sir Adward Kelly e il contatto di Aleister Crowley con Aiwass, Amalantrah e Abuldiz. Il contatto con tali forze elevate è abitualmente considerato come benefico, apportatore di proficui risultati in fatto di  comunicazione, di conoscenza e comprensione.

Alcuni sostengono che il grande numero di avvistamenti ufologici riportati a partire dallo scoppio della prima bomba atomica nel 1947 rappresenta una manifestazione di tali contatti, ma tutto ciò va oltre i limiti di questa discussione.
Sebbene ci siano casi di apparizioni spontanee di tali esseri, nella maggioranza dei casi il mago o aspirante deve prepararsi con un intenso lavoro magico, forse anche per molti anni. Lo scopo di ciò è duplice; prima di tutti preparare il sistema umano all’impatto con forze preter-umane, e in secondo luogo rifinire la percezione e la sensibilità in modo che il contatto possa essere stabilito e sviluppato.
Vi è anche la questione molto importante dello sviluppo della discriminazione, perché rimane il fatto che siamo circondati da una quantità di entità occulte che si trovano al di fuori della nostra normale banda di percezione umana.
E’ importante non “confondere i piani” in quanto un gran numero di imbroglioni presenti nel piano astrale possono convincerci che “siamo Gesù e abbiamo una missione da compiere!”
Non dobbiamo dimenticare che la coscienza è un continuun che include tutti i generi di intelligenza, all’interno dei quali c’è una moltitudine di aggregati transitori, molti dei quali possono competere fra loro per la nostra attenzione.

C’è una particolare intelligenza preter-umana, che è stata associata alla Corrente Typhoniana negli anni recenti e che è l’entità conosciuta come LAM. Un ritratto del Lam fu realizzato da Aleister Crowley circa nel 1917 a New York ed apparve per la prima volta in Blue Equinox nel 1919. Questo ritratto fu ottenuto quasi certamente attraverso le operazioni conosciute come “Amalantrah Working”, dello stesso periodo. Il disegno fu affidato a Kenneth Grant nel 1945, e la sua immagine ipnotica porta un’inquietante rassomiglianza con gli alieni extraterrestri rappresentati nella moderna cinematografia, sebbene esso fu realizzato molti anni prima che questo simbolo archetipo fosse stilizzato. Si potrebbe dire che i culti ufologici di oggi hanno in qualche modo mitologizzato, in termini mondani, l’incursione extraterrestre esterna, che può del resto essere considerata anche come la manifestazione di un effetto sedimentato del subconscio.

Quando ci riferiamo al Lam, o all’intelligenza preter-umana in generale, viene generalmente posta una domanda: “E’ un’entità o un’energia?” ancora una volta il problema sorge cercando di descrivere qualcosa di non umano dal punto di vista dalla prospettiva umana; in questo modo la tendenza mentale a dividere in categorie tende a collassare.
I fisici nucleari affrontano un dilemma simile a livello sub-atomico, dovendo stabilire se il materiale quantico possa essere definito come una particella o un’onda di energia.

 Il Lam potrebbe forse essere considerato come una maschera che vela aree della coscienza che esistono oltre la nostra consapevolezza di base. Operando con il Lam possiamo sperimentare ciò che conduce oltre e gioire di maggiore consapevolezza percettiva.
Questa è l’essenza del contatto extraterrestre.Dimenticate così i piccoli uomini verdi in tuta aderente, che è un modo molto umano di guardare alla cosa, e pensate invece di sperimentare un vasto oceano di consapevolezza che, una volta assaporato, porrà le nostre umane vicissitudini e difficoltà in una prospettiva più bilanciata.
Questa è l’inseminazione dell’umano da parte del preter-umano.

La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere vista quindi come un effetto trasformativo di contatto con quelle forze che si trovano oltre l’umana consapevolezza.
Lo scopo di ciò è trasformare la coscienza umana, ampliandola, approfondendola ed arricchendola.
Esiste un grande spazio interno, che occupa una banda di frequenza pressocchè illimitata, di cui noi uomini siamo solo una piccola parte, un frammento.
Per estendere la nostra condizione dobbiamo desiderare il contatto esterno, l’ingresso esterno, e prepararci per il vorticoso effetto che questo genererà sulla nostra consapevolezza. La velocità di adattamento della nostra consapevolezza è la chiave della nostra sopravvivenza, e il suo successo sarà, come sempre è stato, il fattore cardinale nella continuità della nostra evoluzione come esseri umani.

 Abbracciando la corrente Typhoniana noi abbracciamo il nostro destino con infuocata energia creativa che ci trasporterà in nuovi mondi di meraviglia.

Gioia ed armonioso equilibrio formeranno la parte essenziale del sogno che avremo scelto quando, festeggeremo il successo della nostra vera volontà, posseduti dalla volta stellata di Nuit.